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  • Fiorentina, tornano 'le gatte morte'

    Fiorentina, tornano 'le gatte morte'

    • Luca Cellini

    Senza Kroldrup e Cassani infortunati, ma soprattutto senza Vargas, anche lui fermato da un problema alla caviglia, e con Cerci e Montolivo squalificati. Una Fiorentina ridotta ai minimi termini è riuscita sabato scorso nell'impresa di vincere a San Siro contro il Milan. E secondo molti proprio le assenze dell'attuale leader della squadra, ma soprattutto del peruviano, hanno contribuito nel giorno pre-pasquale alla resurrezione dei gigliati. Sì, perché per i tifosi della Fiorentina Montolivo, Cerci e Vargas fanno parte di quella categoria che Delio Rossi, circa 45 giorni fa, definì quella delle cosiddette 'gatte morte', ovvero quei giocatori che non si impegnano come dovrebbero e che in campo tirano indietro la gamba o offrono prestazioni scadenti, logica conseguenza di una vita fuori dal terreno di gioco poco professionale. Ecco perché molti supporters gigliati, in vista della gara odierna contro il Palermo, auspicavano una conferma degli stessi undici scesi in campo a San Siro, a loro modo di vedere meritevoli di avere una seconda chance. 

    Anche Delio Rossi ci ha pensato. Ma poi, un po' perché si gioca a soli tre giorni di distanza dall'impresa contro Ambrosini e compagni, un po' perché Camporese e Olivera non hanno recuperato fisicamente dagli sforzi della sfida con il Milan, tornano in gioco per una maglia da titolare Montolivo e Gamberini. Peraltro va detto che gli unici nella rosa della Fiorentina a non meritare quest'anno l'appellativo di 'gatte morte' sono Jovetic, Pasqual, Nastasic e Behrami: solo questi quattro hanno offerto un rendimento costantemente sufficiente, e contemporaneamente non sono finiti al centro di casi extra-calcistici. Inoltre l'ostracismo dei tifosi verso Montolivo è frutto solo di una cattiva gestione mediatica da parte del club circa la volontà dell'ex capitano di non rinnovare il contratto (a Milano, tanto per fare un esempio, l'anno scorso Pirlo non fu certo trattato come il centrocampista di Caravaggio, né da parte del club né tantomeno dai tifosi rossoneri). In ogni caso, contro il Palermo stasera Delio Rossi rilancerà tanti 'felini' che hanno deluso un po' sotto tutti i punti di vista.

    Il capitano Gamberini in questa stagione è stato la versione triste del giocatore che raggiunse solo tre anni fa la Nazionale; Kharja ha trascorso più tempo nelle stazioni ferroviarie che sui campi di allenamento; De Silvestri sta uscendo da un tunnel lungo due anni fatto di prestazioni pessime e disagio psicologico; Lazzari non ha mai sfruttato le tante chance concessegli, mettendosi in mostra come il fantasma di quello che era a Cagliari. E in panchina? Torna il 'gatto' per eccellenza, quell'Alessio Cerci la cui ultima immagine con la maglia della Fiorentina è un calcio secco alle gambe di De Ceglie. Siederà al fianco di un altro 'campione di delusione' come Ljajic, anche lui al centro di tante serate fuori orario e mai autore di partite che valessero il suo prezzo d'acquisto (oltre sette milioni di euro, nel gennaio 2010). Delio Rossi spera che i suoi 'felini' stasera possano miagolare alla luna, avvicinando la Fiorentina a quella salvezza che permetterebbe alla società a fine campionato di svuotare uno spogliatoio che sembra sempre più una 'gabbia', provvedendo all'acquisto di cavalli di razza, animali certamente più affidabili e professionali.

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