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  • Fiorentina, tutto quello che cambia con Pedro Pereira

    Fiorentina, tutto quello che cambia con Pedro Pereira

    • Luca Cellini
    Deve ancora arrivare l’ufficialità ma dall’interno del club sono già arrivate conferme importante. Da giovedì scorso è diventato operativo per la società gigliata guidata dalla famiglia Della Valle un nuovo dirigente. Si tratta di Pedro Pereira, 34 anni, da oltre un decennio legato allo Sporting Braga prima come giocatore e poi come uomo dietro la scrivania, con ruoli quali team manager,  d.g. ed infine d.s.. Dalla Fiorentina si dice che il compito primario di Pereira sarà quello di occuparsi del mercato in uscita e delle operazioni sul mercato internazionale. Nella realtà la neo figura dirigenziale porterà a nuovi equilibri totali nella sede di via Manfredo Fanti 4, a Firenze.

    Dall’uomo solo al comando ai 13 uomini: c’è stato un tempo, periodo 2009-2012, in cui di fatto la Fiorentina era rappresentata da una sola persona: Pantaleo Corvino. Quest’ultimo nell’organigramma viola compariva come responsabile dell’area tecnica ma in realtà era d.s., d.g., capo del settore giovanile, addetto stampa, team e general manager. Non c’era foglia in casa gigliata che non si muovesse senza l’assenso o meno dell’uomo di Vernole, cui la famiglia Della Valle aveva delegato tutte le operazioni principali del proprio club, con gli imprenditori marchigiani isolatesi o quasi dalla realtà calcistica di loro proprietà perché fortemente scottati dal coinvolgimento nelle vicende di Calciopoli. Solo il naufragio in termini di risultati della squadra di calcio, reduce da uno 0 a 5 casalingo contro la Juventus, ed invischiata nella lotta salvezza, portò i Della Valle al licenziamento di Corvino e al via di una nuova era con il duo Pradè-Macia dall’estate successiva. La rivoluzione fu firmata da Andrea Della Valle che stoppò il progetto che stava disegnando il presidente esecutivo Mario Cognigni che voleva Lele Oriali come d.s. e Claudio Ranieri come tecnico. Nel giro di due anni però prima Daniele Pradè ha perso i suoi poteri, delegittimato in sede di mercato in entrata ed uscita, senza avere mai di fatto potere di firma, poi lo ha seguito Eduardo Macia, stoppato in varie trattative, e con le operazioni di rinnovo di contratto finite nelle mani del presidente esecutivo. Nel frattempo oltre al cambio di figura di team manager, e il decentramento della figura del club manager (Vincenzo Guerini), sono arrivati prima e dopo le dimissioni di Macia, un nuovo d.g., Andrea Rogg, un neo d.t., Valentino Angeloni, ed adesso la figura di Pedro Pereira. Sono tredici in tutto le figure di dirigenti in casa viola ricordando che c’è Roberto Ripa in attesa di una nuova collocazione, così come Laura Paoletti, attuale team manager, Elena Turra come responsabile della comunicazione e che nella Fiorentina appare Andrea Della Valle che però è solo il patron, ma l’azionista di maggioranza è Diego Della Valle, con uomo di fiducia assoluta che è Mario Cognigni, che di fatto è uno ma conta più degli altri 12 commensali che stanno al tavolo viola con lui.

    Pedro Pereira ed i nuovi equilibri: si è scritto che il neo dirigente viola, che si occuperà anche strettamente di settore giovanile, è vicino a Jorge Mendes, potente procuratore portoghese, agente fra gli altri di Cristiano Ronaldo e Josè Mourinho, cosa vera, ma in parte. Perché il primo intermediario con cui ha spesso lavorato negli affari è Fali Ramadani, quello che da almeno 8 anni da piu’di un giocatore che si allena al centro sportivo in zona stadio Franchi viene definito il vero d.s. della Fiorentina, che ha portato plusvalenze al tavolo gigliato ma che soprattutto ha fatto affari con il club viola, come da lui stesso dichiarato in una recente intervista, con un filo diretto con il presidente esecutivo Mario Cognigni.  Non è un caso che ad esempio ci sia Fali Ramadani dietro la candidatura di Paulo Sousa per la panchina viola e che il primo nome associato per possibili rinforzi della Fiorentina della prossima stagione dal Portogallo sia Aleksandar Miljković, il cui agente è lo stesso di Nastasic, Jovetic, Behrami, Bakic, Gulan e Rebic. Insomma come ai tempi di Galliani uomo solo al comando che faceva affari solo con il duo Raiola/Bronzetti, la Fiorentina si appresta a diventare appaltata sempre di più alla Lian sport agency.

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