Il comunicato stampa emesso ieri sera sul proprio sito ufficiale da parte della Fiorentina, dopo che nelle prime due giornate la squadra viola ha recriminato per altrettanti errori arbitrali subiti, ha riportato alla ribalta a Firenze il clima difficile fra le giacchette nere e la società gigliata. 'La Fiorentina come società deve dimostrare una certa vitalità nei confronti dei propri supporters e della città, e quindi con il comunicato non ha offeso nessuno, segnalando gli episodi a lei sfavorevole e non debordando nei termini - ha detto l'ex designatore arbitrale Paolo Casarini ospite di Lady Radio -. La società viola è viva nel dire la sua, ed artefice di elementi di correttezza apprezzabili'.

'Andiamo incontro ad una stagione con gli stessi arbitri degli scorsi anni, già criticati, quindi non c'è da aspettarsi di meglio in questo campionato. Dare un gol che non e'entrato, come ha fatto il guardalinee in Fiorentina-Napoli, vuol dire che si è inventato qualcosa. Se non c'è una certezza, non bisogna prendere una decisione. Ho inventato io nel '94 la regola di sventolare la bandierina solo se c'è certezza di fuorigioco'. Casarin individua nel clima pre-stagionale la causa di questo inizio pieno di errori da parte dei fischietti italiani. 'Ho conosciuto Braschi per aver fatto un lungo percorso assieme, e apprezzandolo come arbitro mi auguro che metta esperienza, carattere e precisione nel settore arbitrale - ha concluso Casarin -. Mi sembra però si sia iniziato con trionfalismi ingiustificati, per i risultati ottenuti nelle scorse stagiono. L'arbitro deve dimostrare ogni domenica di essere poco somaro'.