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  • Fiorentina-West Ham, una finale che ha 48 anni: 'Vantaggio e tutti dietro, vincemmo come Mou. E anche oggi è 50-50'

    Fiorentina-West Ham, una finale che ha 48 anni: 'Vantaggio e tutti dietro, vincemmo come Mou. E anche oggi è 50-50'

    • Filippo Caroli
    “Chi gioca nella Fiorentina sa che è sempre una sofferenza continua, ed è difficile arrivare in fondo alla stagione con un trofeo in mano”. Probabilmente l’essenza del tifare Fiorentina è tutta qui. Perché il tifoso Viola prescinde dal successo a tutti i costi e dall’ossessione della vittoria. La passione ed il calore rimangono immutati, nonostante alla fine, come ammette Vincenzo Guerini ai nostri microfoni, di trofei in riva all’Arno se ne vedano pochi. Ecco perché serate come quella di ieri, in cui la Fiorentina è riuscita ad agguantare una finale europea, a Firenze valgono il doppio rispetto ad altre piazze. Ed è curioso che l’ultimo trofeo di respiro internazionale conquistato dalla Fiorentina sia una Coppa di Lega Italo Inglese vinta proprio contro il West Ham di Frank Lampard Sr. e Trevor Brooking.

    RICORDI DOLCEAMARI - Era il 1975 e, in virtù della Coppa Italia vinta la stagione precedente, i Viola affrontarono gli Hammers, trionfatori in FA Cup, in un doppio confronto fra Firenze e Londra. E fu proprio Guerini a decidere la gara d’andata, anche se: “Non ho un bellissimo ricordo. Certo, vincemmo 1 a 0. Ma a me purtroppo viene in mente il mio incidente. Indubbiamente fu una grande gioia per un ragazzo giovane come ero al tempo, e non è che segnassi tantissimo. Allora però avevo altro a cui pensare, rischiavo l'amputazione della gamba e avevo solamente 22 anni”. Il riferimento è all’incidente stradale occorso all’ex Viola che vide, di fatto, stroncata quasi sul nascere la carriera da calciatore, anche se poi ne seguì una fortunata da tecnico e dirigente.

    CATENACCIO - Guerini all’andata, Speggiorin al ritorno. I Viola espugnarono anche il mitico Upton Park nel match successivo. Una gara estremamente difficile, ci racconta capitan Claudio Merlo: “Era una competizione importante. Vincemmo da sfavoriti, loro erano una delle squadre più importanti in Inghilterra al tempo. Facemmo un gol e ci mettemmo tutti dietro a difendere il vantaggio. Così facevano le squadre italiane (e così ha fatto la Roma di Mourinho ieri a Leverkusen, ndr). Con grande difesa e contropiede espugnammo Londra. Battere quel West Ham, era veramente importante. La nostra forza? Il centrocampo. C'eravamo io, Guerini ed Antognoni. Eravamo la squadra Ye Ye di quel periodo. Avevamo grande qualità, sia negli anziani che nei più giovani”.

    RAGAZZINI TERRIBILI - Erano proprio i giovani a far la differenza in quella Fiorentina. E se lo conferma l’Unico 10 Giancarlo Antognoni allora c’è da crederci: “Al tempo al West Ham c'erano grandi calciatori. Poi certo, le squadre inglesi hanno preso grande potere soprattutto oggi, ma anche allora non erano facili da affrontare. Noi avevamo in squadra giovani emergenti come Guerini, Roggi e Caso. In prospettiva eravamo un gruppo molto interessante. Era proprio questo il punto di forza del nostro gruppo: nonostante la giovane età c'erano diversi ragazzi che si erano già cimentati in nazionale. Poi c'erano alcuni elementi più anziani che fornivano grande esperienza come Superchi e Merlo. Nella Fiorentina di oggi forse c'è qualche elemento d'esperienza in più. E alcuni, come Dodò e Milenkovic, portano al gruppo anche l'esperienza internazionale.”

    LA RICETTA - Mix fra giovani ed anziani, un filo che lega la Fiorentina di quasi 50 anni fa a quella di oggi, anche se l’analogia Merlo si augura che possa essere un’altra: “Sinceramente non ne vedo granché di similitudini, il gioco era molto differente. Io spero che l'analogia possa essere la vittoria in finale, sia in Conference che in Coppa Italia. Sarebbe una gioia per me e per tutti i tifosi Dopo così tanti anni andare sia in finale di Conference che di coppa Italia è bellissimo. E i tifosi ieri sono stati strepitosi, hanno dato una grande dimostrazione di attaccamento alla squadra”. E non dite che il West Ham sarà favorito, perché come dice Antognoni in gara secca è tutto estremamente aperto: “Per me la Viola parte alla pari con gli Hammers. Credo sia una gara da 50 e 50”.

    OCCHI ALL'INTER - Il tutto senza dimenticare il prossimo impegno fondamentale, quello di mercoledì prossimo contro l’Inter nella finale di Coppa Italia per una Fiorentina che sogna di prendersi tutto. L’impresa, assicura Guerini, è possibile: “Secondo me la Fiorentina può vincere anche la Coppa Italia, la Viola ha fame e l'Inter indubbiamente avrà qualche distrazione, perché farà la formazione anche in vista di un'occasione unica e prestigiosa come la finale di Champions. Deve essere più motivata dell'Inter e sono convinto che abbia le carte in regola per centrare questo double “
     

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