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  • Fiorillo: 'Alla Samp ho esordito troppo presto, sogno di tornare in Serie A'

    Fiorillo: 'Alla Samp ho esordito troppo presto, sogno di tornare in Serie A'

    • Lorenzo Montaldo
    Cuore Sampdoria, cresciuto a Oregina ma adottato da Pescara: la partita di domani sera in Coppa Italia sarà la gara di Vincenzo Fiorillo, che torna nella sua Genova da avversario. Nella Samp il 'Falco di Oregina', come era stato soprannominato durante le giovanili, è cresciuto ed è diventato un portiere. Con la maglia del club doriano non ha mai trovato troppo spazio, ma l'estremo difensore non dimentica le sue origini: "Nel Pescara mi trovo molto bene. A Pescara anche. Mi sono inserito nella vita della città, lì ho conosciuto la mia fidanzata, non escludo anche di restare a viverci un domani" ha raccontato Fiorillo a Il Secolo XIX. "A Genova purtroppo riesco a tornare poco, perchè i collegamenti non sono agevoli. Ho riscontrato una cosa girando un po' per l'Italia, e cioè che la Sampdoria è una famiglia che ti insegna a vivere nel mondo del calcio. E' la migliore scuola che un giovane calciatore può avere. Mi riferisco alla cultura dell'allenamento, al rispetto delle regole, al valore del lavoro".

    L'ultima presenza alla Samp di Fiorillo risale al 2014. Non è stata indimenticabile, l'esperienza in blucerchiato del portiere nato a Oregina e cresciuto con i colori doriani addosso. I motivi, secondo Fiorillo, son abbastanza chiari: "Dell'anno di Mihajlovic ho un bellissimo ricordo. Per il resto, che dire... con il senno di poi penso che magari indossare quella maglia a 17 anni in un ruolo particolarmente complesso non fosse facile. Forse non avevo ancora la mentalità che sarebbe servita in quella situazione, forse in alcuni momenti mi è mancato un pizzico di fortuna, la classica chance da sfruttare. Si diceva poi che sentissi la pressione quando giocavo a Marassi, ma in realtà ci ho giocato davvero poco. Ho avuto però la grande fortuna di vivere un'epoca dove si andava spesso in Europa. Ho fatto panchina in Europa League, ho fatto il secondo a Castellazzi, Mirante... frequentato tanti giocatori di altissima qualità. Ho vissuto momenti che non dimenticherò mai. Dei ragazzi con i quali giocavo non c'è più nessuno. Solo Regini e poi Palombo, anche se nel suo nuovo ruolo. Una persona che porto nel cuore è sicuramente Amedeo Baldari (responsabile area sanitaria, ndr), per me lui rappresenta la Sampdoria. Gli voglio bene e mi fa piacere rivederlo".

    A Pescara Fiorillo ha trovato Zeman, con cui ha un ottimo rapporto: "Mi ha insegnato a interpretare il ruolo in una maniera differente, a assumermi anche dei rischi. A volte faccio delle uscite a venti metri dalla linea di porta. Con lui ho un ottimo rapporto, mi ha dato subito fiducia. E' un tecnico molto preparato, vecchio stampo. Può sembrare burbero, ma è invece molto ironico" racconta il numero uno genovese, che poi rivela il suo obiettivo per il futuro: "Ritorno alla Samp? Sicuramente il mio obiettivo è tornare a giocare in Serie A. Dove, non lo so".

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