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  • Sottil ha già fatto innamorare Firenze, ma non paragonatelo a Chiesa

    Sottil ha già fatto innamorare Firenze, ma non paragonatelo a Chiesa

    • Alberto Polverosi
    Riccardo Sottil ha vent’anni e ogni giudizio sul suo conto va espresso in base all’età, alla poca esperienza e alla notevole potenzialità. E’ stato nel settore giovanile del Torino e poi del Genoa prima di arrivare nel 2016 alla Fiorentina. Nel campionato scorso Pioli lo ha fatto debuttare in Serie A nella partita di Marassi contro la Sampdoria, poi ha giocato altri 10' contro la Lazio e a gennaio è andato in B al Pescara: 10 partite, 1 gol, 2 assist. In questa estate di amichevoli è piaciuto a Montella, fino al punto che il tecnico ha deciso di tenerlo a Firenze per la prossima stagione. Decisione da condividere.

       Sottil è un esterno d’attacco, un’ala che arriva in fondo all’azione, a cui piace las conclusione in porta almeno quanto l’assist e, visto il ruolo e la posizione in campo, a Firenze sono iniziati subito i paragoni con Chiesa. Chiariamo subito che i due hanno caratteristiche individuali assai diverse. Chiesa è scatto, sterzata, tiro; Sottil è tecnica, fantasia, intuito. Possono avvicinarsi nella capacità del dribbling, anche se pure in questo caso la differenza non sta nella quantità ma nel modo: i dribbling di Chiesa sono secchi, nascono appunto dalle sterzate, dalla maniera rapida in cui muove la palla, quelli di Sottil sono legati di più alla sua fantasia.

       Emiliano Bigica lo ha fatto crescere con la Primavera viola, tanto da spingerlo nella nazionale Under 20. Ha ancora molto da imparare sul piano tattico, non ha ancora chiara la fase difensiva e sotto questo aspetto, per restare al paragone con Chiesa, non copre la fascia intera, dietro aiuta poco. Ma ha il tempo per capirlo e per completarsi.

       Ha già una buona intesa con Boateng, ha segnato contro il Chivas nella tournée americana, a Livorno e contro il Galatasaray e quando ha fatto gol la Fiorentina ha sempre vinto. Ha molto per far innamorare i fiorentini, è un prodotto di casa, più o meno come Chiesa e a Firenze i giovani hanno sempre trovato terreno fertile.

       

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