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  • Fischi a Scaroni e contestazione: Inter e Milan presentano 'i progetti per San Siro' alla città

    Fischi a Scaroni e contestazione: Inter e Milan presentano 'i progetti per San Siro' alla città

    • Pasquale Guarro, inviato
    Milan e Inter hanno incontrato oggi gli abitanti dei quartieri interessati dalla proposta di riqualificazione dell'area di San Siro e che vedrà, nei progetti dei club, la costruzione del nuovo stadio. L'incontro, tenutosi presso la sede del Municipio 7 di Milano, è parte del percorso di confronto con la popolazione di Milano e ha avuto il fine di entrare maggiormente nel merito di tutti gli aspetti più rilevanti dei due progetti rimasti in corsa (Gli anelli di Milano e la Cattedrale).

    CONTESTAZIONE E FISCHI AL MILAN - A parlare con la cittadinanza sono stati l'amministratore delegato dell'Inter Alessandro Antonello e il presidente del Milan Paolo Scaroni. Fischiatissimo il numero 1 del club rossonero dopo un'uscita infelice sul quartiere di San Siro e sicuramente in un momento non felice anche per la società rossonera presa in mezzo fra l'esonero di Giampaolo e la scelta di Stefano Pioli come nuovo allenatore. Contestati anche i progetti con cartelloni esposti dai comitati degli abitanti dei quartieri che dicono "no alla cementificazione" dell'area di San Siro.

    ANTONELLO - "​Siamo qui perché i due club hanno presentato uno studio di fattibilità al comune di Milano come prevede la normativa a cui ci atteniamo, ma siamo qui perché vogliamo dialogare. Ci teniamo perché la presentazione del progetto è solo l’inizio di un percorso di dialogo con cittadini e tifosi. Vogliamo chiarire un concetto: non abbiamo presentato solo progetti ma fatto domande di pubblico interesse per capire se questi progetti potessero avere interesse pubblico. Per noi oggi è importante iniziare questo percorso perché i due progetti non sono definitivi, vogliamo ascoltare la cittadinanza le istituzioni per capire se ci sono altre idee. È giusto chiarire la nostra posizione perché si è parlato di monologo dei club mentre non è stato così, abbiamo solo seguito i passaggi formali previsti dalla normativa e oggi ci fa piacere essere con voi. I progetti prevedono interventi importanti sui quartieri con relativi miglioramenti, ma ci sono anche altri progetti meno specifici perché vogliamo prima ascoltare voi. Questo per noi è un punto di partenza, vogliamo ascoltarvi e anche farvi maggiore chiarezza”.​

    SCARONI -  “Perché un nuovo stadio? Noi tutti ansiamo il Meazza, non pensate che non lo amiamo. Ci andavo da bambino e ci vado adesso. Il Meazza ci sta a cuore. L’altro giorno parlavo con Maldini e mi diceva di averci giocato 453 partite, ma nonostante ciò sposa totalmente il nuovo progetto. Vogliamo uno stadio moderno con i servizi che si danno oggi ai tifosi. Vogliamo che sia accessibile si diversamente abili, oggi in difficoltà a San Siro. Vogliamo poterci confrontare con le diverse realtà europee. Inoltre pensiamo che alla città sia utile che quella zona della città sia viva sempre, mentre se ci andate adesso vedrete una landa desolata. Vogliamo una bella zona della città e non solo un parcheggio attivo nei giorni della partita. Vogliamo un luogo in cui arriveranno anche turisti stranieri, con servizi, musei, bar e ristoranti”

    ANTONELLO SULL'ATTUALE SAN SIRO - "​I tre anelli di San Siro non hanno legami ma sono appoggiati l’uno all’altro e questo nel tempo ha creato limitazioni e disagio. Cinque anni fa siamo partiti con un’idea di ristrutturazione poi ci siamo confrontati col Milan e siamo giunti a una conclusione diversa perché il Meazza non ha spazi sufficienti per dare a tutti i tifosi servizi idonei per chi vuole godersi uno spettacolo allo stadio. Ci sono tutta una serie di servizi, oggi, che nel 1926 non erano concepiti. Muoversi a San Sito è difficoltoso, non è adeguato alle normative. Non ultimo il livello di servizio dei tifosi del secondo e terzo anello: oggi ci sono più di 50 mila tifosi che vengono allo stadio a vedere le partite e hanno servizi scadenti, sia per quanto riguarda il bar che i servizi igienici. Inter e Milan hanno studiato un progetto di ristrutturazione, ma è un progetto molto invasivo che prevede la rimozione del primo anello, delle torri, del terzo anello e l’abbassamento del tetto. Poi bisognerebbe ricostruire tutto. Abbiamo voluto rispondere a una domanda: Ma al termine di questi lavori l’identità di San Siro sarebbe ancora la medesima? La risposta è no”.

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