Giornata tutto sommato positiva quella appena trascorsa, ad eccezione di due errori che hanno visto protagoniste le prime della classe. A Cesena Pirlo mette tutto a posto sbagliando il calcio di rigore. Resta invece l'ombra del penalty non dato al Genoa a Milano. Questa l'analisi dell'ex fischietto Massimo Chiesa. 

 

Cesena-Juve: Guida concede il rigore per fallo di mano di Moras, che però è fuori area. Neanche il conciliabolo con l'assisente chiarisce la situazione.

E' fuori area, non era rigore. L'arbitro cerca conforto nell'assistente ma senza risultato. Se era di difficile valutazione? Guida era un po' impallato e anche la visuale dell'assistente non era limpida. Non era impossibile vederlo, diciamo che è un errore abbastanza importante.

 

Milan-Genoa. I liguri chiedono il rigore per un fallo di mano di Nesta.

Assolutamente rigore. Anche perché il Milan ha avuto un rigore a favore con la stessa dinamica contro la Roma. Anche se l'intervento è in scivolata, Nesta ha il braccio larghissimo.

 

 

Novara-Lazio. Kozak segna in off-side. L'arbitro prima convalida poi annulla dopo il confronto con l'assistente.

L'importante è che alla fine sia stata presa la decisione giusta. L'ultimo passaggio sembra di Diakitè, all'inizio questo particolare era sfuggito e si era pensato ad un passaggio diretto del Novara. 

 

Lecce-Napoli: i pugliesi chiedono il rigore per un pestone di Gargano ai danni di Di Michele.

Il tocco c'è ma non mi è sembrato così eclatante. Mi lascia perplesso il fatto che Di Michele cada dopo. Propendo più per il no in questo caso.

 

 

Udinese-Inter: i friulani hanno chiesto il rigore per tre volte: mani di Nagatomo e interventi su Floro Flores e Di Natale. Tutto regolare?

Devo dire di sì. Banti se l'è cavata bene. L'Udinese effettivamente ne reclama tre: il mano di Nagatomo non mi è sembrato volontario considerando che il braccio è vicino all'addome e non mi sono sembrati evidenti neanche gli interventi su Floro Flores e Di Natale.