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  • Mancosu a CM: 'Inzaghi il mio idolo. Io in una big? Dico Milan per il blasone, ma...'

    Mancosu a CM: 'Inzaghi il mio idolo. Io in una big? Dico Milan per il blasone, ma...'

    • Marco Gentile
    Matteo Mancosu, attaccante rivelazione del Trapani di Boscaglia, capocannoniere del campionato di serie B sta vivendo una stagione da sogno con la maglia della squadra siciliana. Il calciatore, classe '84, al suo primo campionato nella serie cadetta ha messo a segno 19 reti in 26 presenze, più due reti in tre presenze in Coppa Italia. In esclusiva per Calciomercato.com, Mancosu ha parlato delle sue caratteristiche di gioco, del suo idolo calcistico Inzaghi e dell'emozione di giocare in un grande palcoscenico come lo stadio Meazza, il 4 dicembre 2013 nel quarto turno di Coppa Italia contro l'Inter di Mazzarri:

    Il Trapani in questa stagione sta volando, credi nella serie A?
    "Credo nella forza della nostra squadra e nel percorso che stiamo facendo, non perdendo di vista l’obiettivo che ci siamo posti ad inizio campionato, che è quello di mantenere la categoria. Intanto cerchiamo di raggiungere prima possibile i punti necessari per la salvezza. Poi, se verrà altro, non potremo che esserne felici".

    L'anno scorso in prima divisione avete disputato un ottimo campionato, ti aspettavi di essere a soli otto punti dalla vetta?
    "Mi aspettavo che avremmo fatto un buon campionato, pur con le incognite di una categoria nuova per la maggior parte di noi. Ogni sabato andiamo in campo per fare risultato ed una buona prestazione. Diamo tutti il massimo per potercela giocare con tutti".

    Ci racconti le tue emozioni di avere giocato a San Siro contro l'Inter in Coppa Italia?
    "Emozione indescrivibile. A San Siro non ero mai stato neanche per vedere una partita. Andarci e giocare nella scala del calcio credo che sia una soddisfazione enorme per tutti, figuriamoci per chi, come molti di noi, non aveva nemmeno mai giocato in serie B".

    Credi più alla promozione diretta o ai playoff, o meglio andarci con i piedi di piombo?
    "Lo diciamo sempre. Il nostro obiettivo è la salvezza. Su questo lavoriamo sin dall’inizio del campionato. E poi vogliamo esprimere un buon calcio. Per noi la prestazione è importante, tanto quanto il risultato".

    Sei il capocannoniere del campionato con 26 in campionato condite da 19 reti e due cetnri in Coppa Italia in tre incontri disputati, ti aspettavi di segnare così tanto al tuo primo anno in serie B?
    "Se segno tanto è perché ci sono i miei compagni che creano le occasioni che riesco a sfruttare. Sono felice, ovviamente, di questi risultati, non solo per me, ma perché fare gol aiuta la squadra".

    Fatti conoscere un po' meglio dai nostri lettori, quali sono le tue caratteristiche di gioco?
    "Mi piace attaccare la profondità e ultimamente sto imparando a fare anche i gol “sporchi”, quelli dentro l’area di rigore. Probabilmente devo migliorare nel gioco aereo".

    Ti ispiri a qualcuno in particolare o hai qualche idolo?
    "Filippo Inzaghi, perchè la fame di gol che aveva lui ce l’avevano pochi attaccanti".

    A quasi trentanni e dopo una carriera fatta di gavetta, sogni di giocare in serie A nella prossima stagione?
    "La serie A è il sogno di tutti. Io sono intanto un giocatore del Trapani, sto bene qui e penso al campionato, che ancora è lungo. Non è il momento di lasciarsi distrarre da altro, perché si potrebbe perdere di vista il nostro obiettivo.

    Facciamo un gioco, se mai dovessi scegliere una delle big di serie A, dove ti piacerebbe giocare?
    "Dico il Cagliari per il cuore, mentre per il blasone dico Milan". 

    Tornando al campionato, chi temi maggiormente nella corsa alla promozione in serie A?
    "
    Credo che Palermo ed Empoli siano tra le maggiori candidate alla promozione diretta. Ma le squadre che possono giocarsi i playoff sono tante ed il campionato può ancora riservare sorprese".

     

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