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  • Focus B: Calil a CM 'Kakà? Con me stava in panca! Io come Nocerino...'

    Focus B: Calil a CM 'Kakà? Con me stava in panca! Io come Nocerino...'

    • Simone Togna

    Caetano Calil, dati alla mano il miglior calciatore del Crotone, sta trascinando a suon di gol e di giocate importanti i calabresi verso la salvezza. Il calciatore brasiliano ha destato l'interesse di moltissime squadra di Serie A, oltre ad essere monitorato anche dai team stranieri, e quindi per sapere qualcosa di più sul suo futuro e per conoscere meglio che tipo di persona è, Calciomercato.com ha intervistato in esclusiva lo stesso giocatore nato a Guaxupè quasi 28 anni fa.

    "In Brasile ho trascorso una bella infanzia e una gioventù serena. A 12 anni ho iniziato a giocare nel San Paolo, prima giocavo a calcetto, poi è avvenuto il grande salto; al San Paolo mi hanno insegnato tutti i valori tecnici e morali - i ricordi iniziali di Calil -.Ho conosciuto Bernardo, un ex centrocampista brasiliano, ora procuratore e scopritore di talenti, che mi ha visto, ha seguito la mia carriera e poi mi ha offerto la possibilità di andare alla Fiorentina". (ufficialmente venne poi acquistato a metà fra i viola e il Siena con cui giocò undici partite in Serie A, NDR).

    E nel San Paolo, squadra con cui non debuttò mai in prima squadra, ma arrivò fino alla Primavera, il giovane Caetano, incontrò un ragazzino che di strada ne avrebbe fatta, e molto nel calcio mondiale: Kakà."Lui era ed è un ragazzo d’oro, si vedeva che aveva potenzialità e voglia di fare, ma sinceramente nelle giovanili non era tanto forte, anzi sedeva spesso in panchina, poi è migliorato tanto ed è entrato in prima squadra - l'aneddoto clamoroso rivelato dal calciatore del Crotone -. Abitavamo vicini, ci capitava di andare insieme all’allenamento. Ora invece ci sentiamo di meno, sento più suo fratello e suo padre. Un suo ritorno al Milan? Sinceramente penso che ora Riky abbia in mente altriobiettivi".

    Calil prosegue poi l'intervista tessendo le lodi della città di Crotone e rivelando il suo sogno nel cassetto. "A Crotone sto benissimo, la città è tranquilla, i tifosi stanno vicini alla squadra, diciamo che per giocare a calcio è il posto perfetto. Da qui è passata gente come Nocerino e Jeda, che hanno fatto benissimo ed è stato il loro tranpolino di lancio per la Serie A, dove spero di arrivare l’anno prossimo. La massima serie è il mio obiettivo, dopo aver lavorato tanto e fatto bene nella serie cadetta adesso spero di realizzare questo sogno in una squadra italiana importante".

    Chiusura sul Calcioscommesse: "Io proprio non capisco come si possa vendere una partita. Noi calciatori siamo dei privilegiati, facciamo il mestiere più bello del mondo, ci emozioniamo e diamo emozioni solo praticando uno sport, a noi professionisti il calcio permette di mantenere, e bene, una famiglia. Credo quindi che tutti quelli che vendano le partite non abbiano questa consapevolezza e la gente fa bene ad arrabbiarsi con chi si comporta in questo modo scorretto".

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