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  • Fogne e bidet, multe ridicole contro il razzismo

    Fogne e bidet, multe ridicole contro il razzismo

    Settemila euro di multa alla Juve per il coro “Vesuvio lavali col fuoco” e altri 7000 al Napoli per i bagni sfasciati dai tifosi. La partita scudetto del giudice sportivo Tosel è finita salomonicamente 1-1. E a poco prezzo, settemila euro nel calcio sono una mancia, una serata all’Hollywood. E del resto le tariffe in Italia queste sono, il becerume e l’inciviltà – impossibili da perquisire o da tener fuori con una tessera – sono una tassa cui i club sono abituati, una routine. Magari se “Vesuvio lavali col fuoco” fosse veramente considerato razzista, come del resto è, gli euro sarebbero diventati, secondo il prezzario Uefa, quarantamila.

    (Fabrizio Bocca - Repubblica)

    Quando si scriverà il libro più lungo del mondo - l’enciclopedia della stupidità umana - due righe verranno dedicate al servizio trasmesso l’altra sera dal Tg3 Piemonte. Il giornalista inviato a Juve-Napoli per uno di quei famigerati pezzi che si definiscono «di colore» chiede a un tifoso juventino se sia in grado di distinguere i napoletani dai cinesi in base alla puzza. Nella scenetta tutto è grottesco: l’intento ironico incomprensibile e persino il fatto che a discettare razzisticamente sui «terroni» sia un ragazzo dal vistoso accento meridionale. Un tempo il siparietto penoso non avrebbe oltrepassato le valli piemontesi, ma ormai la potenza della Rete amplifica le fesserie. Così la puzza dei napoletani (un po’ meno quella dei cinesi) è diventata argomento di discussione nazionale, riaprendo le solite ferite freschissime che risalgono al Risorgimento.
    Anche Saviano si è sentito punto sul vivo e ha pensato bene di inzupparci la penna in modo spiritoso: «Quando i piemontesi videro il bidet nella reggia di Caserta lo definirono “oggetto sconosciuto a forma di chitarra”».  
    Vero: in Piemonte all’epoca non avevano i bidet. Però avevano le fogne. Mentre i rimpianti Borbone, per potersi pulire le loro terga nel bidet, tenevano la gran parte della popolazione nella melma. Ora, che agli eredi diretti di Franceschiello dispiaccia di non potersi più pulire le terga nel bidet in esclusiva, posso capirlo. Ma che i pronipoti di quelli che venivano tenuti nella melma vivano l’arrivo dei piemontesi come una degradazione, mi pare esagerato. Vedete un po’ dove ci ha portati quel servizio razzista. Comunque, a scanso di equivoci, per lo scudetto io tifo Napoli.
    (Massimo Gramellini - La Stampa)
     


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