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  • Fondazione Filadelfia: un super-favorito per la presidenza

    Fondazione Filadelfia: un super-favorito per la presidenza

    • A.S.

    La deadline scocca in data odierna, inesorabile: lo ricorda l'edizione torinese odierna di Tuttosport. E nel giro di qualche giorno arriverà l’atteso responso dalle stanze del Comune. I giochi tuttavia sembrano fatti per il presidente del CdA della Fondazione Filadelfia, con un favorito al quale - emerge dai bisbigli municipali - manca solo il bollo dell’ufficialità: tutte le strade portano a Cesare Salvadori, un uomo di sport del passato che nulla però ha a che fare con il calcio, anche se è accreditato di simpatie granata nemmeno troppo timide. Un oro olimpico in bacheca, in una disciplina storicamente macchina da medaglie per l’Italia: la scherma, in particolare la sciabola a squadre, a Monaco 1972. Era riserva in uno squadrone dominato dalla famiglia Montano: papà e zio di Aldo, poi oro a sua volta ad Atene 2004. Appesa la sciabola al chiodo, il torinese laureato in ingegneria chimica si è lanciato in una carriera da manager, in crescendo: dirigente dell’Olivetti per quasi un decennio, poi cariche di alto profilo in aziende variegate, dal magnesio all’edilizia passando per la geoingegneria nella torinese Geodata in qualità di amministratore delegato. In più cariche in diversi Enti nel corso degli anni, anche nell’universo sportivo. Non calcistico: nel curriculum pubblico non vi è traccia di riferimenti al Torino, né al Filadelfia. Salvadori non è chiaramente l’unico ad avere inviato la domanda. Ci sono anche Massimiliano Bonino, classe 1971, laureato in Economia, torinese, commercialista, revisore e e consulente contabile: un tecnico. Così come Davide Giacosa, laureato in Giurisprudenza. A sparigliare il mazzo potrebbe essere la candidatura di Giuseppe Sbriglio, pervenuta ieri pomeriggio. Se non altro perché nel curriculum c’è tanto Filadelfia, avendo già ricoperto il ruolo di presidente del CdA della Fondazione con Chiamparino sindaco ed essendo stato l’assessore che ha tolto le ipoteche gravanti sull’area. Ma il binario sembrerebbe già incanalato verso Salvadori, a meno di sconvolgimenti.

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