Romamania: l'approccio di Fonseca non è alla Garcia, ma ha capito che qui contano i fatti
Fonseca non è che abbia regalato tutti questi titoli (intesi come titoli di giornale, in attesa di quelli sportivi...), ieri, nella conferenza di presentazione. S'è mosso cauto, camminando sulle uova, pur dando qualche buona indicazione. Non che sia particolarmente originale quel tecnico che, come lui, pretende totale dedizione alla causa e spirito di sacrifico. O quello che ti dice che “l'attaccante migliore è quello che fa gol”. Ha accarezzato l'obiettivo (tornare in Champions) ma non si pone limiti, pur sottolineando una cosa che, come atteggiamento mi piace molto: “Io non faccio promesse, ma ho le mie convinzioni”. C'è chi mi ha sottolineato come Fonseca sia apparso un po' moscio, considerando la depressione dell'ambiente e il bisogno di una robusta flebo di entusiasmo. Beh, io rispondo che è sempre preferibile la sobrietà stretta, in attesa che parlino i risultati. Perchè nello sport questo conta e da queste parti i risultati mancano da tanto, troppo tempo.