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  • Fontana:|'Napoli come la Juve se resta ad alti livelli'

    Fontana:|'Napoli come la Juve se resta ad alti livelli'

    • Vincenzo Vitiello

    Chiaro, pulito e semplice il pensiero di Gaetano Fontana, ex centrocampista di Ascoli, Fiorentina e Napoli. Nell’intervista esclusiva rilasciata a EuropaCalcio.it, Fontana ha toccato diversi temi riguardanti il calcio italiano. Non tralasciando un pizzico di amarcord.

    Gaetano, domanda di rito: il più bel ricordo della tua esperienza a Napoli...

    “La partita contro la Roma in Coppa Italia, presagio dei tempi che oggi sono diventati realtà. Cornice di un evento, incredibile! Poi la gara che ha decretato la promozione in serie B”.

    E quello più importante della tua carriera?                   

    “Sicuramente la retrocessione a Castellammare in C2 con la Juve Stabia: ingiusta, strana, moralmente difficile da digerire. Ma ha scatenato una voglia di rivalsa incredibile che mi ha permesso di raggiungere promozioni importanti, fino alla serie A. Considerando che il tutto nasce a 30 anni compiuti -prosegue Fontana a EuropaCalcio.it- Mi è dispiaciuto molto per i tifosi della Juve Stabia, quell'evento macchiò un biennio precedente favoloso”.

    Partiamo dal Napoli. Il pareggio contro la Juventus ha lasciato inalterato il distacco tra la prima e la seconda, ma, secondo te, sotto quale aspetto differiscono le due compagini?

    “Credo che il Napoli stia facendo veramente tanto, ma per raggiungere il livello della Juventus, occorra confermarsi ad alti livelli e mentalizzarsi alla vittoria costantemente, sia in Italia che in Europa. -afferma Fontana con molta convinzione ai microfoni di EuropaCalcio.it- La Juventus ha dimostrato proprio al San Paolo di essere competitiva, mettendo in atto una forza morale che in certi eventi, in determinate condizioni ambientali, è richiesta per raggiungere i risultati pretesi”.

    Lotta Champions. Il Milan sta ingranando e sembra non fermarsi più, mentre la Lazio è discontinua e l'Inter vive grazie alle giocate dei singoli. Chi è la maggiore candidata per il terzo posto?

    “Il Milan in questo momento si trova in una fase di ascesa dopo un inizio di campionato al di sotto delle aspettative. I risultati, ultimi, conseguiti, hanno dato maggiore consapevolezza, maggiore freschezza atletica e qualità di gioco che, rispetto ai diretti avversari, lascia supporre che la posizione Champions sia alla loro portata”.

    La Roma targata Andreazzoli sta risalendo la china e l'Europa non sembra più un miraggio. I giallorossi potranno lottare per una piazza dietro le grandi oppure possono aspirare a qualcosa in più?

    “Con Andreazzoli la squadra ha trovato una serenità che, nella gestione Zeman, mancava. I valori sono di un’ottima squadra, ma è stato perso troppo terreno. I risultati altalenanti sicuramente penalizzano e di conseguenza trovo difficile che possano ottenere una posizione di privilegio. Anche perché sia la Lazio che l'Inter, seppur con le difficoltà del momento, dispongono di mezzi per giocarsela fino alla fine per ottenere la terza posizione”.

    Discorso analogo per la Fiorentina: dove può arrivare la squadra allenata da Montella?

    “Credo che la Fiorentina rappresenti la vera novità del campionato: belle proposte di gioco, risultati che vengono cercati attraverso accurate soluzioni di gioco, entusiasmo ambientale. Tutto questo, se confermato il prossimo anno, potrebbe rappresentare un potenziale pericolo per le grandi. In termini di risultato finale, la colloco vicina alla Roma per giocarsi la sesta posizione”.

    Favola Catania: è tutto merito del mercato e della riconferma dei singoli, oppure la mano di Maran sta risultando fondamentale?

    “Io sono un assertore del concetto che quando un risultato viene ottenuto, vi è una sana collaborazione da parte di ogni componete. Maran, però, ha saputo ereditare il gran lavoro lasciato da Montella, aggiungendo il suo sapere”.

    I giovani talenti della serie A: chi ti ha colpito in particolare?

    “Sicuramente, oltre ai già noti El Shaarawy ed Icardi, ritengo che le "belle sorprese" sono rappresentate da De Sciglio e Romagnoli (95') -aggiunge Fontana a EuropaCalcio.it-  Nonostante la loro giovane età, stanno dimostrando, oltre alle qualità tecniche richieste, anche una forza morale che permette ad entrambi di esibirsi con una personalità fuori dal comune, in ruoli di delicata interpretazione”.

    Salvezza: secondo te, quali sono le serie candidate per la retrocessione?

    “Vedo in serie difficoltà Pescara, Palermo e Siena, anche se auguro a Iachini di raggiungere la salvezza per la stima che nutro nei suoi riguardi”.

    Qual è la compagine che offre il miglior gioco in Italia?

    “Ritengo che la Fiorentina, insieme alla Juventus, siano le squadre che propongono soluzioni tattiche interessanti ottimizzate con i risultati ottenuti”.

    Ma davvero la serie A ha perso quel fascino che tanto si esaltava a cavallo degli anni ‘80 e ‘90?

    “Oggi è un calcio più mediatico, condizionato dal forte business, propinato continuamente in tv. Non c’è più il fascino della domenica. Ricordo quando i miei genitori mi portavano allo stadio (a Catanzaro), vivevamo l'evento per l'intera settimana, e ci "accontentavamo" di pranzare con un semplice panino, perché lo stadio era sempre colmo e si correva il rischio di non trovare più i biglietti se ci fossimo recati allo stesso in orari più nobili. Si trattava dell'unico evento settimanale. E la vera bellezza era proprio la condivisione di quel momento. Che peccato aver perso certi valori!”.

    Ultima domanda: secondo te, chi vincerà la Champions?

    “Mi auguro una squadra italiana!”. Conclude Fontana a EuropaCalcio.it.

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