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  • Formula vecchia e poco interesse, la Coppa Italia va rivoluzionata: ecco come

    Formula vecchia e poco interesse, la Coppa Italia va rivoluzionata: ecco come

    • Davide Russo de Cerame

    La Coppa Italia continua ad essere un trofeo poco ambito: semifinali a febbraio, finale tre mesi dopo a maggio. Capita addirittura che ci si dimentichi chi siano le due squadre arrivate in fondo alla competizione: è troppo il tempo che si lascia trascorrere tra i due turni. Ma gli elementi che rendono questo torneo sempre meno interessante sono numerosi.

    SERVE UNA NUOVA FORMULA - La nostra coppa nazionale ha subito delle modifiche a partire dalla stagione 2011-2012: partecipano tutte le squadre di Serie A e Serie B, 27 della Lega Pro e 9 della Serie D. Al primo turno eliminatorio prendono parte tutte le squadre minori, quelle di B entrano in tabellone a partire dal secondo turno. Solo dal terzo turno eliminatorio entrano in gioco 12 squadre di A, quelle che non partecipano alle coppe europee. Le restanti 8 squadre esordiscono addirittura negli ottavi di finale. Le gare sono di sola andata dove in casa gioca la squadra di maggior blasone; solo le semifinali prevedono una partita di andata ed una di ritorno. Dal 2007-2008, la finale è giocata in gara unica allo Stadio Olimpico di Roma.

    Una formula, quella della Coppa Italia, di certo migliorata rispetto al passato ma ancora lontana dall'essere appetibile ed interessante.

    MODELLO FA CUP - Un'idea potrebbe essere quella di prendere spunto dalla Coppa più affascinante dei campionati nazionali europei: la Football Association Challenge Cup, nota come FA Cup.
    Si tratta di un torneo ad eliminazione diretta con accoppiamenti del tutto casuali e che non prevede, diversamente dall'Italia, alcuna testa di serie. Il sorteggio determina anche quale squadra giocherà in casa; la volta successiva che le due squadre si incontreranno nella medesima competizione il campo verrà invertito. Se la partita finisce in parità, viene solitamente rigiocata sul campo dell'altra squadra in un match chiamato replay, al termine del quale, se persiste la partità, sono previsti i tempi supplementari. La finale di FA Cup viene giocata allo stadio di Wembley a Londra, le semifinali solitamente sono disputate in campo neutro.
    Le peculiarità che rendono unica questa competizione sono svariate:
    1) L' ingresso di tutte le squadre di Championship (equivalente alla nostra Serie B) e di Premier League avviene a partire dal terzo turno eliminatorio, che chiaramente non corrisponde ai nostri ottavi di finale, quando entrano in gioco i top club (spesso infatti in FA Cup si verificano eliminazioni a sorpresa di squadre blasonate contro altre dilettantistiche);
    2) L
    e gare non si disputano, come in Italia, in casa della più blasonata;
    3) Quando si gioca la coppa nazionale il campionato prevede un turno di sosta: elemento da non trascurare che, se adoperato anche nel nostro Paese, permetterebbe di ottenere una maggiore audiance oltre che ad una più nutrita partecipazione attiva del tifo (gli stadi nelle gare di Coppa Italia spesso sono quasi vuoti).

    IDEA FINAL EIGHT - Un' ulteriore idea potrebbe essere quella di un mini-torneo a cui parteciperebbero le 8 squadre arrivate in fondo alla competizione. Fermando il campionato, si darebbe vita ad una seconda Serie A, racchiusa in pochi giorni, che richiamerebbe di certo l'attenzione di gran parte degli appassionati. Inoltre il vincitore della Coppa Italia, non potendo per regolamento accedere alla Champions League, potrebbe disputare uno spareggio con la terza classificata in Serie A, con in ballo il passaggio al preliminare della massima competizione europea.

    Ormai sono troppi anni che si attendono novità che possano ravvivare la nostra coppa nazionale: adesso è venuto il momento di darsi una mossa, prima che sia troppo tardi...sempre che già non lo sia.
     


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