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  • Fra Premier e Serie A la differenza non è abissale. Ma questo Milan non può vincere la Champions

    Fra Premier e Serie A la differenza non è abissale. Ma questo Milan non può vincere la Champions

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    Sono sempre meno convinto che, nelle partite secche, ci sia una grande differenza tra le squadre della Premier e quelle del campionato italiano. Così come, invece, sono convinto che dai quarti in avanti le gerarchie della Champions si possano sovvertire in base allo stato di forma, alle condizioni ambientali e agli infortuni. Pochi, per esempio, stanno dando credito al Benfica, capace, martedì sera, di sommergere di gol i belgi del Brugge. Non dico che la Champions la vinceranno i portoghesi (meno che mai quelli del Porto avversari dell’Inter), ma non è assolutamente sorprendente trovare, da ieri sera, il Milan tra le prime otto d’Europa, come non accadeva da undici anni. Neanche il Milan conquisterà quel trofeo che gli manca dal 2007, ma intanto non perdere in casa del Tottenham, a tratti dominando (e colpendo anche un palo nel finale), è segno che la squadra di Pioli non merita di essere quinta in campionato.

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    Le differenze - va da sé - vengono dalle motivazioni. Anche se non è facile giocare male come a Firenze e in maniera opposta a Londra. Il problema è una mentalità intermittente che Pioli non è ancora riuscito a cancellare dalla testa dei suoi calciatori. Intanto il Milan passa e incassa, mette in vetrina un Leao che, se gioca come nella ripresa, sarà concupito dai club di mezza Europa e si assicura il futuro. Ammesso che in Italia arrivi almeno quarto.

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