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  • Frosinonemania: Goldaniga e Ciano con il cuore, il resto tanta confusione

    Frosinonemania: Goldaniga e Ciano con il cuore, il resto tanta confusione

    • Alessandro Iacobelli
    C’è qualcosa da salvare? Sì, l’ultima mezz’ora si può conservare gelosamente. La serata di Torino ha spinto alcuni ad affermare l’avvio di una rivitalizzazione del Frosinone. Aspetti positivi ce ne sono stati nella reazione del secondo tempo, messa a fuoco con le due reti. Prime gioie su azione dopo otto giornate. Grazie a chi? Goldaniga e Ciano. Un difensore ed il solito fantasista campano. Dunque anche nel vedere il bicchiere mezzo pieno invitiamo ad acquistare occhiali di qualità. 

    Il resto? Tanta confusione. Per sessanta minuti Belotti e compagni hanno messo alle corde i canarini, in fondo senza imprimere un ritmo così forsennato. Un tocco mancino di Zaza ha aperto una voragine assaltata da Rincon. Hallfredsson e Chibsah non sono riusciti a contenere il mediano venezuelano con la linea arretrata incapace di contrastare il tiro finale. Un buco spaventoso lasciato ad un onesto faticatore, ma non proprio un fuoriclasse.

    Difficoltà evidenti anche nel momento di uscire dalla pressione granata. Passaggi nel corto troppo spesso errati con l’obbligo, inevitabile e deleterio, di prodigarsi in lanci lunghi ideali per la trincea torinese. 

    In attacco da segnalare il rientro da titolare di Daniel CIofani. Il suo fisico limita almeno i danni nei duelli con Izzo, Nkoulou e Moretti. Tutto impreziosito dal servizio a Goldaniga per accorciare le distanze. Diametralmente opposto il giudizio su Campbell che pare sempre un corpo estraneo al resto della squadra. Nei restanti goal siglati dai granata si è notata la proverbiale leggerezza arretrata con Baselli e Berenguer liberi di infilzare il povero Sportiello. 

    Il ritiro ha smosso poco o nulla obiettivamente. L’impressione è che il treno del campionato sia partito già da un pezzo con il Frosinone appena arrivato all’ingresso della stazione. Longo ha dichiarato di lottare fino all’ultimo. Dopo la sosta  ecco di nuovo lo stadio “Stirpe” per la sfida con l’Empoli. Chi cadrà dalla torre potrebbe farsi molto male.

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