Frosinonemania: il timone
Prima di tutto le scrivanie. Rimarranno sostanzialmente invariate. L’addio di Giannitti non offrirà il posto ad eventuali sostituti. Salvini avrà il supporto del rampante Alessandro Frara. L’ex centrocampista, appesi gli scarpini al chiodo, ha deciso di diventare un uomo mercato in piena regola. Senza dimenticare Capozucca. Stirpe chiarisce il suo ruolo: consulente e basta. Prodigo di dritte e consigli ma, nella sostanza, braccio armato delle decisioni societarie. Quindi i colpi messa a segno, molti dei quali sbagliati quest’anno, portano firme collettive.
Priorità all’assetto dirigenziale, per poi pensare agli aspetti tecnici. Il posto in panchina non pare in discussione. Sarebbe quantomeno discutibile e temerario ripartire da zero con una guida diversa da quella di Baroni. Il mister ex Benevento merita una chance per insidiare i vertici della cadetteria. Un ribaltone servirebbe a poco.
Passiamo alla rosa. Rimane chi vuole davvero. Se rivoluzione non sarà, comunque tanti saranno i mutamenti. Per Sammarco si prospettano i saluti. Il mediano, per ora, non ha ricevuto segnali di rinnovo. L’arrivederci è dietro l’angolo. Molinaro, Zampano e Cassata non hanno reso. Da valutare le situazioni di Ciofani, Dionisi ed altri pezzi storici. Ciano e Maiello hanno accusato limiti e difficoltà per la Serie A, ma in B sanno come fare la differenza.
Tempo al tempo. Aspettiamo dunque. Intanto prenotiamo la villeggiatura.