Calciomercato.com

  • Frosinonemania: l’emozione non ha voce

    Frosinonemania: l’emozione non ha voce

    • Alessandro Iacobelli
    “Tra le mie braccia dormirai serenamente, ed è importante questo sai per sentirci pienamente noi” la romantica penna di Gianni Bella, nel brano interpretato da Celentano, rappresenta il sentimento canarino. Il Frosinone e la vittoria ora possono coccolarsi nello stesso letto. 

    Annotate prego: 3 aprile 2019. Lo stadio “Benito Stirpe” torna a riveder le stelle. Primo successo in Serie A nel nuovo impianto. La maledizione è solo un brutto ricordo. Il 3-2 sul Parma non servirà a nulla per evitare la retrocessione, ma almeno rigenera i cuori del popolo ciociaro. Commovente fino all’ultimo. L’attesa biblica per l’annuncio del rigore è paragonabile a quella di un futuro padre in trepidante attesa per il parto della sua donna.
     
    Il penalty di Daniel dice tutto. Un momento storico scritto dalla bandiera indiscussa. Gli occhi brillano perché per una notte, solo una purtroppo, il leone ha fatto il leone. Sofferenza, dolore, testardaggine, redenzione e follia. Ciano finalmente dietro le punte. L’ordine di Sammarco, la verve di Beghetto e la ‘garra’ di Pinamonti. La perla della rivelazione Valzania. Così è una favola… appunto. 

    Salgono i nervi. Una prestazione estemporanea non può sostituire il deprimente quadro di una stagione orribile. Mettiamoci pure che, in un turno sulla carta proibitivo, le rivali si sono scatenate. L’Empoli supera il Napoli, la Spal stende di misura la Lazio e l’Udinese strappa un pari a Milano. Chiamate un dottore!

    Cari tifosi gialloblu, quando tornate a casa date una carezza ai vostri bambini e dite: “Questa è la carezza del Frosinone”.

    Altre Notizie