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  • Frosinonemania: pensavo fosse salvezza invece era Giaccherini

    Frosinonemania: pensavo fosse salvezza invece era Giaccherini

    • Alessandro Iacobelli
    Sono contrariato. Sarà per l’abbuffata di capodanno? Forse. Lo zampone del Bentegodi mi è rimasto sullo stomaco. La punizione di Giaccherini è paragonabile alla classica domanda della nonna durante le feste: “E la fidanzatina?”. In pace non si può stare. 

    L’allegra famigliola è andata al parco, ma si è perso il cane. Dalla prova maschia contro il Milan al pomeriggio opaco in Veneto. Perché tutto è mutato così in fretta? Cosa scatta nella psiche di questi ragazzi? Parliamone. 

    Leoni con i rossoneri e poi bimbi timidi al primo giorno di scuola contro il Chievo. Capitolare pure contro chi sta peggio di te (classifica alla mano) è un segno quasi paralizzante. Lo stacco di Chibsah è stato l’unico ago lasciato in un pagliaio inestricabile. Per il resto solo Pellissier (bontà sua ancora gioca e anche bene), Birsa e Giaccherini. Sì proprio il folletto Emanuele, che a calcio ci sa fare eccome. 

    In questi mesi abbiamo cercato motivazioni, dettagli e fonti per trovare i problemi. Abbiamo analizzato il corpo del paziente in ogni zona raggiungibile. Dalla guida tecnica, all’assetto tattico passando per le strategie adottate in sede di mercato estivo. Niente. Il virus è pienamente attivo. L’arrivo di Baroni, non ce ne voglia un mister onesto come lui, rischia di trasferire il Frosinone in un limbo depressivo stagnante. 

    Secondo voi la doppia ammonizione di Capuano, nel corso della stessa azione, cosa vorrà significare? Qualcosa non quadra. Si è ormai capito che il trio difensivo, nel giro di due impegni, non può sostenere più di un cambio. Cadere nel tranello, per necessità o volontà, è un’arma a doppio taglio. 

    I quattro pacchi da scartare sotto l’albero di Natale? Lasciamo perdere. Per la seratona del 31 aspettavo Monica Bellucci e invece chi è arrivata? La figlia di Fantozzi. Buonanotte.

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