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  • Frosinonemania: poca cattiveria, ma servono rinforzi

    Frosinonemania: poca cattiveria, ma servono rinforzi

    Momento decisamente no per il Frosinone che contro la corazzata Napoli ha rimediato la quarta sconfitta nelle ultime cinque uscite. Il fortino "Matusa" è caduto per la terza volta di fila e il pesante 1-5 ha evidenziato tutti i limiti della squadra ciociara. Genoa e Palermo hanno allungato di tre punti e ora la zona salvezza è a quattro lunghezze, distanza non incolmabile ma che comunque non può far dormire sonni tranquilli ai giallazzurri. La formazione di Stellone non è mai stata in partita, dominata in lungo e in largo da quella partenopea, che ha dimostrato di meritare il titolo di campione d'inverno. La squadra di Sarri ha vinto su tutti i piani: fisico, tecnico e mentale. I canarini non hanno saputo reagire al vantaggio firmato Albiol e sono stati travolti dalla brillantezza atletica e dalle grandi qualità degli ospiti.

    Pochissime le note positive della gara di ieri: buono l'impatto di Kragl che ha messo in mostra il suo bel mancino, mentre il gol della bandiera ha confermato l'importanza dell'esperienza di Sammarco e le qualità del bulgaro Tonev, troppo spesso relegato in panchina sinora. Per il resto c'è ben poco da salvare. È mancata la cattiveria che ha contraddistinto il Frosinone fino alla gara con il Verona. I gol del Napoli sono arrivati su giocate dei singoli unite alle solite amnesie difensive. Il club frusinate si conferma peggior difesa del torneo con 41 reti subite in 19 gare, per una media di 2,16 a partita. Troppe se si ha come obiettivo la salvezza. La Serie A non fa sconti a nessuno e, se ci si vuole rimanere, bisogna limitare al minimo gli errori.

    Il doppio salto dalla Lega Pro alla A è stato un traguardo eccezionale per una piccola realtà come Frosinone, a maggior ragione per il fatto che è stato centrato senza fare spese folli. La scelta di puntare sul gruppo storico ha fruttato 15 punti, ne mancano circa 24-25 per assicurarsi la permanenza nel gotha del calcio italiano. Non sono pochi, ma nemmeno tantissimi. Le ultime sconfitte sono arrivate con scarti netti che hanno mostrato le carenze della squadra. L'arrivo di una punta (che sia Trotta o chi per lui) potrebbe non bastare per raggiungere l'obiettivo. Un rinforzo sulle corsie esterne difensive e un uomo di esperienza e qualità in mediana garantirebbero quel salto di qualità necessario per giocarsela alla pari con realtà consolidate come Palermo e Genoa. Così da non trasformare lo splendido sogno chiamato Serie A in un brutto incubo per chi ha a cuore questi colori.

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