Nel corso del programma "Premium Football Club" in onda su Premium Calcio, l'ex giocatore della Lazio e ora allenatore dello Swindon Town, in Inghilterra, Paolo Di Canio ha dichiarato: "Sono contento della promozione, anche se le ultime partite mi hanno fatto un po' arrabbiare: come allenatore ho le mie idee, non mi rifaccio a nessuno in particolare, ma mi piace il calcio offensivo, attaccare almeno con 5 uomini. L'Italia non mi manca per niente, qui calcisticamente è un altro mondo: continuo a interessarmi al calcio italiano, e nella vita mai dire mai, ma in questo momento non avrei dubbi. Un commento sui fatti di Genova? Io vengo da il mondo ultras e gli sono sempre stato vicino perché ho sempre considerato le curve come dei centri sociali e in questo senso è un bene che ci sia: è giusto che si contesti però nei limiti, senza creare problemi ad altre persone che hanno pagato per uno spettacolo e ieri è stata una brutta giornata. Soprattutto per i giocatori che si tolgono la maglia: a me sarebbero dovuti venire in duemila a strapparmela. Ma non capisco le istituzioni: quelli che si indignano per il sono gli stessi che governano il calcio da vent'anni. Negli altri stati quando un progetto fallisce chi ne tiene le redini se ne va, si dimette, invece di invece di indignarsi pubblicamente per farsi bello. La Lazio? Credo che riuscirà ad arrivare terza, non per dei fantastici meriti, ma per la scarsezza del campionato e per la discontinuità delle dirette concorrenti."