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  • Gagliardini-Kondogbia, 378 cm in due: l'Inter ha trovato i suoi guardiani

    Gagliardini-Kondogbia, 378 cm in due: l'Inter ha trovato i suoi guardiani

    L'edizione odierna del Corriere dello Sport si concentra su Kondogbia e Gagliardini, coppia di centrocampo che sembra essersi affermata nei principi tattici di Stefano Pioli. 

    "I guardiani del centrocampo nerazzurro sono alti e nel gioco aereo fanno paura. Magari nessuno dei due ha un fisico alla Yaya Touré, ma in Serie A, in mezzo al ring, non c’è una coppia che guarda tutti dall’alto in basso come quella formata da Roberto Gagliardini e Geoffrey Kondogbia, 378 centimetri in due, ma soprattutto gambe lunghe al servizio della squadra sottoforma di falcate verso l’avversario e recupero del pallone. Pioli se li gode e pensa che possano essere due elementi chiave in questo finale di stagione. Su Gagliardini c’erano pochi dubbi anche se è arrivato, pagato a peso d’oro (2 milioni di euro per il prestito e altri 20 per il riscatto, oltre a 5,5 di bonus aggiuntivi), dopo appena 6 mesi in Serie A, mentre Kondogbia ha finalmente iniziato a giocare su discreti livelli dopo l’arrivo in panchina dell’ex allenatore della Lazio, capace di rivitalizzarlo e di fargli dimenticare la negativa esperienza che aveva avuto con de Boer". 

    LA COPPIA PERFETTA - "A Cagliari “Kondo” e “Gaglia” si sono divisi in maniera perfetta il lavoro: il francese è stato il nerazzurro che ha recuperato più palloni (11), mentre l’ex atalantino ha brillato nei contrasti (5), nelle respinte (2) e nel numero di duelli con gli avversari (14). L’italiano ha giocato più palloni rispetto a tutti i suoi compagni (88) e sui 69 passaggi tentati ne ha completati oltre il 91%. Un altro dato spicca: 39 dei suoi passaggi, ovvero più della metà, li ha fatti nella metà campo avversaria. L’ex Monaco invece di passaggi ne ha fatti 45 e con qualche errore in più (86%), ma è stato intelligente nel coprire le spalle al compagno. Quando Gagliardini andava, lui restava qualche passo indietro: nonostante ciò, però, Kondo è stato bravo a trovare i giusti tempi d’inserimento e ha concluso 7 volte verso la porta avversaria centrando anche una traversa". 

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