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  • Galeone: 'Se Allegri vince anche con l'Inter... Il gioco di Sarri? La Juve non prendeva 43 gol dalle guerre puniche'

    Galeone: 'Se Allegri vince anche con l'Inter... Il gioco di Sarri? La Juve non prendeva 43 gol dalle guerre puniche'

    Giovanni Galeone, uno che non ha peli sulla lingua, parla di calcio e allenatori durante una bella intervista rilasciata a Gigi Garanzini, per La Stampa. Al centro del discorso ci sono i tre ‘allievi’ di Galeone: Allegri, Gasperini e Giampaolo

    SU GIAMPAOLO - “Me lo immagino preoccupato, perché il Toro si è salvato per miracolo giocando un calcio peggiore del Lecce e del Brescia finché c'è stato Corini. Dunque del lavoro da fare ce n'è, e tanto. E lui lo può fare perché è un ottimo allenatore, che tecnicamente e tatticamente non si discute. Caratterialmente forse sì, perché quella sua freddezza naturale non si sposa con l'ambiente. Lo chiamerò presto, per un consiglio affettuoso che viene di lontano”. 

    SU GASPERINI - “Potrei citare Klopp, che ha compiuto la stessa operazione in Germania e poi meglio in Inghilterra. Ma Gasperini l'ha fatta rivisitando il calcio all'italiana, riveduto e corretto in senso offensivo. Sempre in avanti, sempre in velocità, astenersi titic-titoc: o usarlo al momento di rifiatare, con la palla nei piedi del Papu o di Ilicic. L'Atalanta ha segnato 98 gol: e solo in due partite su 38 è andata in bianco. Questi sono i numeri che contano, che pesano nel calcio. Non le pugnette del possesso-palla”.

    SU ALLEGRI - “Lo lo sento spesso. E lui con me ha confidenza. Proprio per questo non le sto a fare l'elenco delle squadre che ha rifiutato: per correttezza innanzitutto, ma anche per risparmiarmi un'emicrania. Adesso mi par di capire che… Che quando Conte sbrocca del tutto, arriva Allegri all’Inter? (Chiede Garanzini)? Questo l'ha detto lei, anche se io ne sento parlare da un po'. Diciamo che se Allegri riuscisse a vincere con l'Inter sarebbe il primo a completare il trittico con Juventus e Milan. E diciamo anche che io una sparata come quella di Conte contro la società non l'ho mai sentita nella vita. Dopo 200 milioni di roba, o giù di lì”. 

    SU GIOCHISTI, RISULTATISTI, POSSESSO PALLA E SARRI - “Con tutti 'sti numeri, e tutta 'sta gente che arriva davanti al microfono e dice il mio calcio. Ma quale mio calcio? Si è mai sentito un maestro vero come Liedholm dire il mio calcio? E poi i numeri, le percentuali di possesso palla. Ho sentito una sera Sarri rivendicare il 72 per cento. Ma il problema mi sembra il restante 28 in cui la palla l'hanno gli altri: che è poco, ma è bastato alla Juve per subire 43 gol come non succedeva dalle guerre puniche”.

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