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  • Galliani: 'Lapadula è il nostro Bonimba'

    Galliani: 'Lapadula è il nostro Bonimba'

    Lapadula segna, Galliani gode. L'amministratore delegato del Milan applaude l'attaccante rossonero, autore di una doppietta sabato a Empoli: "Gianluca fisicamente, tecnicamente e per l'uso del piede sinistro mi ricorda il grande Roberto Boninsegna. Magari ai ragazzini dirà poco, ma chi ha vissuto gli anni '70 e la finale Mondiale col Brasile... Era interista? Non mi interessa: a me Lapadula ricorda Bonimba. Venendo ad anni più recenti, direi Casiraghi, ma lui era più uomo d'area e più forte fisicamente. Poi resto dell'idea che nessun giocatore sia uguale a un altro, soprattutto raffrontando epoche diverse ma, se devo trovare una similitudine, dico che Lapadula mi ricorda proprio Bonimba". 

    Il diretto interessato, Roberto Boninsegna commenta a Tuttosport: "Il paragone ci può stare. Anche se io ero più prima punta, più attaccante di area che dava riferimenti e profondità alla squadra, mentre Lapadula mi sembra più propenso a svariare su tutto il fronte d'attacco. E' più mobile. Ma al di là di questa considerazione, ci sta dire che mi assomiglia in qualcosa. In area è molto sveglio e rapido. Finalizza senza pensarci troppo, calciando di prima al volo. E' esattamente quello che facevo io: tiravo subito anticipando il difensore. In area è giusto fare così perché è necessario precedere il marcatore diretto: nessuno ti fa stoppare il pallone vicino alla porta. Ma questo è un istinto che non tutti gli attaccanti hanno. Devo dire che è una bella sorpresa di queste ultime giornate. E' in un momento davvero favorevole. Ho avuto modo di studiarlo bene in tv proprio sabato sera vedendo la partita di Empoli. Sembra strano che sia esploso in Serie A solo adesso, a 26 anni e mezzo. Avrebbe potuto farlo prima a giudicare dalle sue potenzialità. Non è più giovanissimo, ma ha comunque 6-7 anni di carriera davanti se si conferma a questi livelli. Non tutti maturano con le stesse tempistiche. Io ho segnato 163 gol, lui per ora tre. Ma non importa. Devi azzeccare l'esecuzione anche di quei tre. E lui l'ha fatto. Fosse anche una volta sola ha dimostrato di saperlo fare. Gli consiglio di conservare sempre il sorriso che esibisce quando esulta dopo i gol. Festeggia le reti con un’espressione divertente: sembra quasi che non ci creda nemmeno lui e sia di fronte a un evento impossibile. E’ davvero un piacere vedere un calciatore così stupito di se stesso in Serie A. Spero che non cambi questo atteggiamento nel tempo". 

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