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  • Galliani: 'Monza, una finale epica. Non ho visto il gol del Pisa al 90' perché ero negli spogliatoi per festeggiare. E quei messaggi dei procuratori...'
Galliani: 'Monza, una finale epica. Non ho visto il gol del Pisa al 90' perché ero negli spogliatoi per festeggiare. E quei messaggi dei procuratori...'

Galliani: 'Monza, una finale epica. Non ho visto il gol del Pisa al 90' perché ero negli spogliatoi per festeggiare. E quei messaggi dei procuratori...'

  • Redazione CM
L'amministratore delegato del Monza Adriano Galliani ha raccontato la storica promozione del Monza alla Gazzetta dello Sport: "Emozioni? Un'impresa romantica. Per il Monza andare in Serie A è ultra romantico. Lo dovevo a mia madre che mi portava da bambino a vedere le partite. Questo era proprio il sogno della mia vita". 

LA BATTUTA - "Io sono del Monza, non riusciremo mai a venire in Serie A", la famosa frase di Renato Pozzetto riproposta spesso dagli altoparlanti dello U-Power Stadium: "Invece ce l’abbiamo fatta! Pozzetto l’ho visto qualche tempo fa a una cena, gli ho chiesto un video per smentirsi, non l’ha fatto e così l’abbiamo smentito noi".

IL BRIVIDO - "Con quel gol dopo soli 46 secondi ci ho ripensato. Avevamo sfiorato la Serie A cinque volte, l’anno scorso l’abbiamo persa di un soffio in campionato e ai playoff con il Cittadella. Poi quest’anno c’è stata Perugia. Sì, il dubbio mi è venuto ancora, ma fortunatamente la squadra ha reagito alla grande. Con il Pisa è stata una finale epica, vista l’alternanza del risultato. Pensate: non ho visto il gol del 3-2 perché ero sceso negli spogliatoi: pensavo di festeggiare, invece ho sentito il boato, mi sono demoralizzato. E sono risalito".

COME ITALIA-GERMANIA - "Qualcosa di grandioso. Devo la vittoria a Dan Peterson, che diceva: Adriano, le partite si vincono con i titolari, gli scudetti con le riserve. Per questo abbiamo fatto una rosa lunga, e non a caso grazie alle cinque sostituzioni abbiamo fatto più gol di tutti dalla panchina. Vedi Gytkjaer, che anche a Pisa ne ha fatti due subentrando".

E ORA LA A - "Ho detto al presidente che sarà durissima: ci sono 13-14 squadre già salve prima di cominciare. Dobbiamo pensare alla salvezza e ci sono 6-7 squadre con le quali giocarcela, quindi abbiamo il 50% di possibilità di farcela. Perciò serve una squadra fortissima. E sulla battuta di Berlusconi, a proposito di scudetto e Champions: "Se me lo conferma, lavoreremo così. Berlusconi mi ha dato una grande gioia: credo di essere l’unico ceo d’Europa che ha vinto tutti i campionati, dalla C al Mondiale per club. Il mio amico Florentino Perez non lo vedo a vincere la C o la B. L’asticella in Serie A si alza, ne devo parlare bene con Berlusconi. Però calma, voglio ricordare che il Monza nel giugno 2017 era ancora in Serie D, quindi dobbiamo andare piano".
IBRA - Tentativo per lo svedese? "Ibra deve guarire al ginocchio, poi si vedrà. Noi comunque, avendo il Milan nel cuore, mai faremmo un tentativo con Ibra senza avere il loro ok".

LO STADIO - Sulle prossime discussioni con il sindaco Allevi: "Più avanti faremo una ristrutturazione importante, per il prossimo campionato cerchiamo di riaprire la tribuna est (quella di fronte alla centrale, chiusa da anni, ndr) portando la capienza da 10mila a 15mila posti. Servono i seggiolini e altre piccole cose, ma la struttura c’è. In 90 giorni dovremmo farcela".

STROPPA - "Non è in discussione. Sarebbe rimasto con noi anche se non fossimo stati promossi. Lo apprezzo, fa giocare bene al calcio". 

Al Corriere della Sera, Galliani ha spiegato le emozioni che ci  saranno nell'affrontare il Milan: "Felicità, orgoglio anche per la città e per la provincia di Monza e Brianza. Non tutti si rendono conto che nel 2017 da queste parti si festeggiava lo spareggio con il Seregno per andare dalla serie D in Lega Pro. Altro che Champions, questa è una vera impresa". Poi un punto sul mercato: "Pensi se con la mia scaramanzia, con gli spareggi playoff ancora da disputare, mi azzardo a contattare giocatori di serie A. Prima di domenica mi avevano chiamato mille agenti e a tutti ho risposto che finché non fosse chiaro in quale campionato avremmo giocato il prossimo anno non avrei preso impegni. Peraltro nei trecento messaggi circa, ancora senza risposta, che ho sul telefono sa qual è la categoria più presente? Quella dei procuratori, da Mendes in giù".





 

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