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  • Gandini: 'Milan, il quinto posto non è un fallimento. Su De Rossi...'

    Gandini: 'Milan, il quinto posto non è un fallimento. Su De Rossi...'

    • Daniele Longo
    Umberto Gandini, ex ad della Roma e dg del Milan, è intervenuto nel corso dell'evento Special Team Legends e FIGC. Ecco quanto raccolto da calciomercato.com, ad iniziare dal pensiero su Daniele De Rossi: "Giudicare da fuori è difficile, Daniele è la storia della Roma, insieme a Totti e a molti altri. Il fatto che chiuda la sua straordinaria carriera in giallorosso, rattrista, ma ci sono motivazioni di vario tipo e bisogna tenere presente l'interesse primario della società. Se hanno fatto questa scelta, sarà stata ponderata. Non ho nessuna possibilità di commentare vedendo da fuori, ho avuto il privilegio di lavorare con Daniele e Francesco (Totti, ndr). Se l'epilogo è stato questo, penso basti l'eco che si è sollevato da tutti". 

    SUL MILAN - "Il quinto posto non è un fallimento, Gattuso ha ragione. Serve cambiare la nostra cultura del calcio. Giocano 20 squadre e vince una sola, idem in Europa dove sono in 64. Non arrivare nei primi posti non è necessariamente un fallimento. E' troppo facile fare progetti sulla carta, se poi non si è in grado di sostenerli durante la stagione. Il Milan ha fatto un buonissimo campionato, non è stato straordinario a causa del derby di ritorno, che ha segnato l'ultima parte di stagione. C'è però ancora la possibilità di raggiungere l'obiettivo".

    SULLA CONFERMA DI GATTUSO - "Sono discorsi che non devo fare io, decidono le società e i manager. Il Milan non è gestito male, il risultato di Rino verrà giudicato. Abbiamo appena assistito ad un divorzio inaspettato tra la Juve e Allegri".

    SULLA DIRIGENZA DEL MILAN - "Mi sono fatto la vostra stessa idea. E' un momento complesso, ma il Milan è una società nuova, ha 120 anni di storia ed è gestita da persone scelte da una proprietà che non arriva dal calcio e che si è dovuta ingegnare per gestirla. Serve tempo e assestamento, le voci non fanno bene. Spero che le cose si sistemino. E' cambiato il mondo del calcio: il Milan che ho avuto la fortuna di vivere p stato quasi un unicum nel calcio italiano ed europeo. In 23 anni, ho avuto la possibilità di assistere a tutto il possibile".

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