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  • Garcia mette via il violino, con l'Udinese palla a Dzeko

    Garcia mette via il violino, con l'Udinese palla a Dzeko

    Abbassare le aspettative per dare una mano alla squadra. La terza versione romanista di Rudi Garcia, molto più simile alla prima che a quella della scorsa stagione, ha dato i frutti sperati: la Roma torna in testa da sola dopo 100 domeniche e il tecnico francese quasi non lo sottolinea, gira i meriti al gruppo, continua a tenere, per quanto possibile, i piedi per terra. E' un Garcia profondamente distante da quello che un anno fa, dopo il celebre "violino" mimato allo Stadium, tuonò le sue certezze sull'imminente tricolore giallorosso. Un cambiamento già annunciato in una delle ultime conferenze stampa della stagione 2014-15, quando l'ex allenatore del Lille parlava di un gap incolmabile con la Juventus e di una Roma costretta a vendere per comprare.

    UN ALTRO RUDI, UN'ALTRA ROMA - Il test del Franchi è stato superato a pieni voti e si è vista una Roma totalmente diversa rispetto a quella lenta e impacciata della scorsa stagione e anche di alcune prove balbettanti di inizio campionato. La riscoperta di Gervinho ha permesso a Garcia di modellare una squadra meno votata al possesso palla sterile - il dato registrato in casa della Fiorentina non superava il 30% - ma letale al momento di ripartire. L'invenzione di Salah in avvio di gara ha messo la sfida sui binari ideali per il tecnico francese, che aveva preparato il match all'insegna del pressing fino al vantaggio per poi sfruttare gli spazi. Il gol dello 0-2, frutto di una distrazione viola su calcio d'angolo, ha visto Gervinho e Salah volare indisturbati nelle praterie lasciate davanti a Tatarusanu: situazione perfetta per due contropiedisti nati.

    ORA LA CONFERMA - Paradossalmente, rischia di essere tatticamente più complicata la sfida contro l'Udinese, sin qui zoppicante in campionato ma molto abituata a restare sotto la linea del pallone. L'undici di Colantuono si presenterà all'Olimpico nel tentativo di strappare lo 0-0 e la Roma si troverà a dover scardinare il muro bianconero. Probabile che l'uomo decisivo possa dunque essere Edin Dzeko, l'uomo ideale per i cross che presumibilmente pioveranno in area di rigore. Senza dimenticare ovviamente Miralem Pjanic, forse il protagonista più ispirato in questi primi due mesi di galoppata giallorossa. La Roma ora è in testa, con l'Udinese serve la conferma per consacrare un Rudi Garcia tutto nuovo.

    Francesca Schito

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