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  • Garrone: 'Confermo, la Sampdoria non è più nostra e va meglio di prima'

    Garrone: 'Confermo, la Sampdoria non è più nostra e va meglio di prima'

    • Lorenzo Montaldo
    In molti, quel 12 giugno 2014, si sono chiesti cosa avesse spinto Edoardo Garrone a cedere la Sampdoria. I maggiori interrogativi erano dovuti alla figura di Massimo Ferrero, all'epoca sconosciuto ai più. La paura di fondo era che il club blucerchiato fosse passato in mano ad un imprenditore poco interessato alla crescita della squadra, e tanti si chiedevano anche quale fosse la reale forza patrimoniale dell'affarista romano.

    In seguito a Genova sono circolate altre voci: una di esse ipotizzava un coinvolgimento 'nell'ombra' della famiglia Garrone, presente alle spalle di Ferrero. Sembra passata una vita da quei momenti: la Samp oggi vola in campionato e da molti viene additata come un modello gestionale. I Garrone hanno ribadito a più riprese di non avere nulla a che fare con la società blucerchiata. Recentemente, se mai ce ne fosse stato bisogno, lo ha ripetuto Edoardo Garrone ai margini degli Stati generali dell'economia. Lo ha fatto con una battuta volta a spazzare le residue illazioni in merito alla vicenda: "Confermo che la Sampdoria non è più nostra e va meglio di prima" ha tagliato corto il petroliere, "a dimostrazione che una vendita può andare a buon fine".

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