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  • Gasperini, tabù San Siro: la sua Atalanta sempre sconfitta in casa dell'Inter

    Gasperini, tabù San Siro: la sua Atalanta sempre sconfitta in casa dell'Inter

    • Nicolò Vallone
    L'Atalanta di Gian Piero Gasperini è ormai un esempio virtuoso della Serie A. Superfluo ripetere per l'ennesima volta i meriti e le qualità di questa squadra, capace di rinnovarsi e continuare a macinare gioco e risultati lottando con le grandi per un posto al sole europeo. Il prossimo ostacolo è di quelli prestigiosi, in un palcoscenico prestigioso: l'Inter, a San Siro. A tutti gli effetti, uno scontro al profumo di Champions League. Ed ecco che, pensando a questa sfida, sovviene una statistica non banale: la Dea di mister Gasp ha sempre perso al Giuseppe Meazza contro i nerazzurri meneghini. Ciò è successo naturalmente due volte, dato che l'ex allenatore del Genoa si è seduto sulla panchina bergamasca nel 2016. Diamo allora un'occhiata a questi due precedenti.

    Stagione 2016-2017, esplosione dell'Atalanta di Gasperini, 28^ giornata. In un sereno pomeriggio di marzo, l'Inter di Pioli sorprese tutti imponendosi con un roboante 7-1. Tripletta di Icardi nella prima mezz'ora a mettere le cose in chiaro, seguita da due reti di Banega. Sul finire di tempo, gol della bandiera atalantino segnato da Freuler. All'intervallo era già un lapidario 5-1. Le dimensioni del punteggio lievitarono nella ripresa con i sigilli di Gagliardini (scherzetto beffardo al club che lo aveva consacrato e che lui aveva lasciato due mesi prima per trasferirsi a Milano) e ancora di Banega, che così realizzò anch'egli una tripletta. Un successo di tali dimensioni permise al popolo interista di gustarsi una piccola vendetta nei confronti di quel Gasperini con cui il rapporto è guasto dalla sua breve e infelice esperienza ad Appiano Gentile datata 2011. Tuttavia, a fine campionato fu il tecnico di Grugliasco a ridere: 4° posto, miglior piazzamento di sempre dell'Atalanta; mentre l'Inter rimase addirittura fuori dalle coppe.

    Stagione 2017-2018. La conferma dell'Atalanta di Gasperini, che dovette prendere le misure con il doppio impegno (il cammino in Europa League si sarebbe interrotto ai sedicesimi di finale contro il Borussia Dortmund) e non partì benissimo in campionato. Sintomo di queste prime difficoltà fu proprio la trasferta della 13^ giornata, a novembre, contro la nuova Inter targata Spalletti, destinata a fine campionato a qualificarsi in Champions dopo 7 anni. Partita dai ritmi prudenti, dove però furono i padroni di casa a dare la sensazione di poterla sbloccare. E infatti, una doppietta di Icardi nel quarto d'ora iniziale della ripresa fissò il risultato sul 2-0. La Dea si sarebbe risollevata di lì a poco, e anzi si sarebbe presa una bella soddisfazione al Meazza sotto Natale, battendo 2-0 il Milan con le firme dell'ex Cristante e di Ilicic. Il piazzamento finale sarebbe stato un 7° posto, ultimo valido per bissare l'Europa League dell'annata precedente.

    Ed eccoci alla stagione in corso. Prima l'eliminazione anzitempo dall'Europa nel play-off col Copenhagen, con conseguente contraccolpo psicologico in apertura di campionato; poi lo sblocco mentale a ottobre e via con le consuete meraviglie. Attualmente l'Atalanta è un punto sotto la zona Champions, e alimenterà il suo sogno dalle grandi orecchie domenica alle 18 sul fatidico campo dell'Inter. Gasperini avrà un Duvan Zapata in meno (squalificato) ma una motivazione in più: sfatare il tabù della San Siro nerazzurra.

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