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  • Gattuso batte l'Olympiacos con i cambi, ma è il peggior Milan della stagione

    Gattuso batte l'Olympiacos con i cambi, ma è il peggior Milan della stagione

    • Giancarlo Padovan
    Può darsi che il Milan, molle e slegato del primo tempo, fosse colpa delle scelte di Rino Gattuso. Di sicuro Calhanoglu e Cutrone, che hanno cambiato partita e risultato, vanno ascritti ai cambi più che mai opportuni dell’allenatore.

    Così i rossoneri battono in rimonta l’Olympiacos, centrano la seconda vittoria consecutiva in Europa League e si piazzano solitari, in testa al gruppo F. 

    Capita di rado che si facciano due sostituzioni allo stesso minuto (54’). Ancor meno frequente è che nel giro di poco (esattamente sedici minuti) il corso di una partita venga completamente mutato proprio dai nuovi entrati. 

    Invece al Milan è accaduto: Cutrone ha segnato due gol (quello del pareggio e quello del 3-1), Calhanoglu, che nelle ultime partite sembrava poco lucido e determinato, ha regalato altrettanti assist (a Higuain per il 2-1 e a Cutrone per la doppietta). Non finisce qui. Perchè il turco, a tempo scaduto, ha colpito anche un palo.

    Probabilmente, dal punto di vista tecnico, tra il Milan e l’Olympiacos ci sarebbero stati anche tre gol di differenza. Ma per quello che si è visto fino al 70’, bisogna dire che al Milan è andata bene.

    Partite così svogliate e sbagliate raramente si raddrizzano. E, se la squadra di Gattuso non è finita sotto di due reti, la causa va ricercata nella scarsa determinazione dei greci.

    Difensori e centrocampisti rossoneri hanno spesso perso palla (o non l’hanno proprio vista) in zone calde del campo. In quei frangenti non basta essere agonisticamente agguerriti, come quelli dell’Olympiacos, bisogna essere spietati. Altrimenti è assai plausibile che accada il contrario e chi stava per cadere si rialzi e colpisca duro. Il Milan ci è riuscito. Speriamo però che ne tragga insegnamento per il futuro.

    Gattuso ha fatto un po’ di turnover (dentro Reina, Calabria, Zapata, Bakayoko e conferma per Castillejo al posto di Calhanoglu), ma non è stato questo il problema.

    Piuttosto di sbagliato c’è stato l’approccio della squadra. E’ vero che per il primo quarto d’ora il Milan ha mantenuto il controllo (non il dominio) del gioco (gol annullato a Castillejo che stolidamente tocca un pallone già destinato in rete dal colpo di testa di Bonaventura), ma è altresì vero che alla prima accelerazione dei greci (23’) si è mostrato inerte. Sul cross di Koutris, per quanto bello, Zapata è andato sulla palla senza calcolare che Guerrero era in vantaggio. A quel punto sarebbe servito appoggiarsi all’avversario per non permettergli la torsione di testa. Invece, lo spagnolo l’ha realizzata con grande proprietà e maestria.

    Lo svantaggio ha fiaccato il Milan che ha reagito solo con un paio di punizioni imprecise (Suso e Higuain), prima che il Pipa fosse messo davanti a Sà da un lancio di Rodriguez: il suo tiro, debole, è finito addosso al portiere.

    Nel mezzo, però, l’Olympiacos non è rimasto a guardare. Anzi. Koutris, ancora lui, da sinistra ha lanciato Nahuel, sfuggito a Calabria. Reina è precipitosamente uscito fuori dall’area e il tentativo di pallonetto è finito fortunatamente alto. 

    Prima dei cambi della ripresa, grandi errori in disimpegno sia di Bakayoko che di Calabria. In quel momento i greci avrebbero dovuto affondare. Invece, per quanto non volontariamente, hanno smesso di aggredire il Milan. E’ probabile che quell’atteggiamento tattico sia venuto meno per un calo fisico. E’ possibile che la voglia di Calhanoglu (per Bonaventura) e di Cutrone (per Castillejo) fosse superiore a qualsiasi altra cosa. Fatto sta che, proprio quando il Milan sembrava preda della nebbia della mente, la partita gli è esplosa tra i piedi.

    Il pareggio (71’) è merito di Rodriguez (ottima prova) e colpa di Cissè. Il numero 66 sarebbe teoricamente in vantaggio su Cutrone, ma lo splendido cross dello svizzero lo taglia fuori e si deposita sulla testa del ragazzo in rossonero.

    Cinque minuti dopo segna Higuain. L’esecuzione (sinistro dopo avere saltato ancora Cissè) è bellissima, ma la palla gliela mette Calhanoglu, con genialità.

    Così come il tris (78’) viene costruito sull’asse Suso-Calhanoglu, il cross del turco è basso sull’altro palo e Cutrone segna di nuovo.

    Tutto è bene quel che finisce bene. Ma per quasi trequarti di partita abbiamo visto il peggior Milan della stagione. Intanto, però, le vittorie rafforzano la panchina di Gattuso e aumentano la consapevolezza. Domenica, con il Chievo, potrebbe essere servito il tris che spazzerebbe ogni ombra e rilancerebbe il Milan verso l’alto.  


    IL TABELLINO:

    Milan-Olympiacos 3-1 ( 0-1 primo tempo)


    Marcatori: 14' pt Guerrero (Oly), 26', 34' st Cutrone, 32' st Higuain (Mi), 

    Assist: 14' pt Koutris (Oly), 26' st Rodriguez, 32', 34  st Calhanoglu (Mi)

    MILAN: Reina, Calabria, Zapata, Romagnoli, Rodriguez; Bakayoko, Biglia, Bonaventura (Dal 9' st Calhanoglu); Suso (Dal 35' st Borini), Higuain, Castillejo (Dal 9' st Cutrone). A disp.: G. Donnarumma, Musacchio, Laxalt, Kessie, Calhanoglu, Cutrone, Borini. All.: Gattuso

    OLYMPIACOS : Sa; Torosidis (Dal 33' st Meriah), Roderick, Cissé, Koutris; Gulherme, Natcho; Fetfatzidis, Yayà Touré (Dal 37' st Fortounis), Leiva (Dal 27' st Potence); Guerrero. A disp.: Choutesiotis, Camara, Fortounis, Androutsos, Hassan, Meriah, Podence. All.: Pedro Martins

    Arbitro: Madden

    Ammoniti: 10' st Calhanoglu (Mi)

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