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  • Napoli, Gattuso: 'Dovevamo chiuderla prima, serve più veleno. Con il Barcellona possiamo fare la storia'

    Napoli, Gattuso: 'Dovevamo chiuderla prima, serve più veleno. Con il Barcellona possiamo fare la storia'

    Rino Gattuso, allenatore del Napoli, parla ai microfoni di Dazn al termine della partita vinta 2-0 contro il Sassuolo.


    SULLA PARTITA - "Quando crei nove palle gol e il primo tempo poteva finire con due o tre gol di scarto, non puoi essere contento. Per quello che creiamo facciamo troppo poco e subiamo tanti gol. Ci sta di poter rischiare, ma a livello qualitativo creiamo tanto. Il primo tempo a Parma, ad esempio, abbiamo fatto schifo, poi siamo migliorati".

    OCCASIONI - "Non è vero che è stata una partita 50 e 50, io dalla panchina ho visto un'altra partita. Il fuorigioco fa parte del gioco, non puoi paragonare le nostre palle gol con quelle del Sassuolo". 

    IN COSA PUO' MIGLIORARE IL NAPOLI? - "Bisogna starci sempre con la testa. Giocare questo tipo di calcio non è facile, bisogna diventare una squadra pensante e che occupi gli spazi nel modo corretto. dobbiamo stare novantacinque minuti sul pezzo, mentre delle volte facciamo cose che non proviamo". 

    SU ZIELINSKI E RUIZ - "Oggi Fabian ha sbagliato tanto e ci sta. Quest'anno abbiamo fatto tre campionati e non è facile. Dobbiamo dare minutaggio ai ragazzi, qualcuno deve tirare il fiato e mettere forza nelle gambe. Oggi i due centrocampisti hanno sbagliato tanto".

    LOBOTKA O DEMME CON IL BARCELLONA? - "Io penso che Demme ti dà equilibrio. Lobotka sa palleggiare meglio. Mi danno qualcosa di diverso, lo sapevamo quando li abbiamo comprati. Ora siamo una squadra a tratti, ma sono due giocatori che mi danno cose diverse". 

    SU HYSAJ - "Sono contento della prestazione, per questo sono grintoso con voi"

    VERSO IL BARCELLONA - "Abbiamo affrontato una squadra che ha messo in difficoltà la Juve e battuto la Lazio all'Olimpico. Oggi non era facile, avevo chiesto di alzare l'asticella e penso che tra due settimane ci giochiamo qualcosa di importante. Possiamo entrare nella storia del Napoli in un momento in cui la città non aiuta perché fa caldo, ci sono tante belle isole. Non è facile allenare una squadra come la mia. Con la Coppa Italia abbiamo fatto qualcosa d'importante. A tratti, però, abbiamo spento la luce. Il veleno oggi l'ho visto". 

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