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  • Gattuso: 'Donnarumma ha sbagliato, ma va capito. Ho parlato con Suso, Berardi e Politano sono interessanti'

    Gattuso: 'Donnarumma ha sbagliato, ma va capito. Ho parlato con Suso, Berardi e Politano sono interessanti'

    • Daniele Longo
    Il Milan contro la Fiorentina si gioca il sesto posto, risultato che avrebbe una grande importanza a livello strategico ed economico per la prossima stagione. Gennaro Gattuso presenta la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia. 

    SULLA FIORENTINA - 'So che domani ci sarà una grande affluenza, siamo a 53000. Non avevo dubbi, domani comincia il nostro campionato, un altro campionato. Non è una frase fatta, dobbiamo ripartire dai 60000 e da una prestazione convincente. Non sarà una partita facile, non sono tranquillo e i miei ragazzi lo sanno. Conosco l'allenatore Pioli, la loro professionalità'.

    SULLA GARA DELL'ANDATA - 'Era stata una partita di grande sofferenza ma abbiamo giocato col coltello tra i denti. Eravamo stanchi, è stata la prima partita in cui eravamo sotto che siamo riusciti a non perdere. Ho visto un qualcosa di nuovo negli occhi dei ragazzi. La svolta è stata nel derby ma a Firenze ho visto una svolta importante a livello caratteriale'.

    SU SUSO - 'Non si può fare nulla. Nell'ultima punizione dell'allenamento si è fatto male, una piccola lesione. Ce ne faremo una ragione anche se per noi è importantissimo. Chi giocherà dovrà farlo con grande veemenza, anche se dovesse essere un Primavera'.

    SULLA PARTITA DI DOMANI - 'Sono molto preoccupato, quando giochi contro una squadra che non ha nulla da perdere rischi molto. Ho visto una squadra molto concentrata, ho avuto ottimi segnali. Ci vuole grande voglia e professionalità, loro sono una squadra che somiglia a noi. Hanno tanti giocatori interessanti, quando attaccano la profondità fanno paura. Dobbiamo avere grande attenzione'.

    SU DONNARUMMA - 'Ho rivisto le immagini, Donnarumma la maglia non l'ha tirata. Ma al di la di questo, è un dato di fatto che ha commesso qualche errore a livello tecnico. Bisogna capirlo il ragazzo, lui ci ha messo del suo ma è tutto l'anno che si parla di lui. E' un patrimonio della società, decideranno loro che scelte fare. E' uno dei migliori portieri al mondo, devo ringraziarlo perchè non si è voluto tirare indietro'.

    SULLA RICORRENZA DEL COMPLEANNO DI NEREO ROCCO - 'Provo grande orgoglio da quando alleno questa squadra, San Siro è casa mia. Mi sento il capo ultrà, però quando ti senti tutte queste pressioni addosso sembra che sono passati 50 anni per la fatica mentale. La delusione più grande è stata vedere quei tantissimi tifosi all'Olimpico e non avergli dato la soddisfazione. Da allenatore non mi posso buttare giù, ho il dovere di farmi trovare pronto'.

    BILANCIO STAGIONALE - 'Io non so se vi rendete conto cosa può cambiare, sia a noi professionalmente, sia per i soldini che si possono guadagnare con la tournèe per la società. Domani ti cambia la vita, stare insieme prima e mettere benzina sulle gambe, mettere delle regole così nessuno ti rinfaccia nulla. Pensa invece se devi venire prima a Milanello, fare tutto di fretta. Sono molto più preoccupato oggi che nella settimana della Juve. So che domani sarà una partita molto complicata. Guardate ieri Frosinone-Foggia, bello perchè si vedevano sempre risultati scontati a fine stagione'.

    SUI RIMPIANTI - 'Con una condizione fisica, da parte di tutti, accettabile avremmo potuto fare riposare qualcuno. Si tocca con mano che siamo stanchi, abbiamo giocato 57 partite, abbiamo cambiato la preparazione. Siamo stati fortunati con gli infortunati che sono stati pochi, brava la parte medica. A me piace cambiare,  non sono un fedelissimo del 4-3-3, ma ci vuole del tempo per lavorare. Mi era venuta una mezza idea con l'infortunio di Suso ma abbiamo poco tempo, ci vuole del tempo e ci vuole il lavoro.

    SULLE VOCI DI MERCATO SU SUSO - 'Ho parlato con Suso, lui non vuole andare via. Il problema è la clausola, molti vengono a parlare con me e nessuno vuole andare via. Qualcuno ha parlato con il suo agente e vi ha detto le stesse cose che vi sto dicendo io'.

    SU MONTOLIVO - 'E' un giocatore importante, è stato il capitano del Milan. Il rapporto con lui è molto schietto, si toccava con mano che non era contento delle scelte. Ci sono stati dei momenti che è stato fuori ma non ha mai sbagliato una virgola, sul fallo che ha fatto l'esperienza ti dovrebbe aiutare a non farlo. Quando sei in clima partita non ci arrivi, capitava anche a me'.

    SULLA SUPERCOPPA ITALIANA: 'Non ci sono arrivato con la testa al 12 agosto. Se domani vincessimo farei 30 chilometri a piedi. Sto pensando alla partita di domani. Sarà una partita affascinante, si giocherà ancora contro una Juve fortissima, bisogna arrivarci belli carichi, ma ancora ne manca di tempo'.

    SUL MERCATO: 'Più di tre o quattro giocatori qui non arriveranno, 90/95% dei giocatori resteranno. Arriveranno giocatori di esperienza, che hanno giocato un certo tipo di partite, per rinforzare questa squadra di vuole questo. Si nota che manca un po' di esperienza e di malizia. Bisogna mettere vicini ai giovani questo tipo di giocatori, non solo professionisti in campo ma a 360°. Bisogna rafforzare la squadra anche sotto questo aspetto. Vediamo cosa ci dirà l'UEFA e poi vedremo'.

    SU POLITANO E BERARDI:  'Sono buoni giocatori, giocano da tanti anni nel campionato italiano. Vediamo, mi sembra difficile prendere due attaccanti, ma sono giocatori interessanti'.

    SU NESTA: 'Abbiamo una chat dei campioni del mondo, cazzeggiamo per ore. Hanno già cominciato a prenderci in giro. Non so se andrò a vederla, sicuramente la vedrò in televisione. Sono contento che Sandro è tornato in Italia'.

    PARTITA CON PIU' RIMPIANTI: 'La partita col Benevento, da quando ho iniziato a prepararla, mi è venuto subito in testa che poteva metterci in grandissima difficoltà. Percepivo che la squadra non aveva capito, il rammarico più grande ce l'ho su quella partita. Ho aspettato l'ultimo giorno ad alzare un po' l'asticella ed è stato un errore della mia gestione'.

    SU BUFFON:  'Gli abbiamo fatto i complimenti per tutti i trofei che ha vinto, perché non molla mai. A quarant'anni, sta ancora sul pezzo. Questo gli fa onore. Vogliamo tutti bene a Gigi, è quello che scrive meno di tutti, non è molto social, un po' come me. Lo abbiamo preso in giro per questa cosa'.

    SUL CASO DE VRIJ: 'Un professionista anche se ha firmato per un'altra squadra giocherebbe una grande partita. Perché non deve giocare se a livello mentale sta bene? Solo in Italia facciamo questi discorsi. Chi lo conosce mi ha detto che è un ragazzo con una grandissima mentalità. Secondo me deve giocare'.
     

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