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  • Gattuso: 'Romagnoli in campo tra 15 giorni. Higuain non vuole andarsene. Salvini? Ognuno ha i suoi problemi'

    Gattuso: 'Romagnoli in campo tra 15 giorni. Higuain non vuole andarsene. Salvini? Ognuno ha i suoi problemi'

    • Daniele Longo, inviato
    Vincere per mettersi al riparo da rischi in Europa League. Il Milan domani ospiterà il Dudelange, una partita che Rino Gattuso presenta in conferenza stampa. 

    SUL MESE CHE ATTENDE IL MILAN FINO A GENNAIO: 'Pensiamo a domani, dobbiamo ricordare la fatica che abbiamo fatto a casa loro. Noi siamo nettamente più forti di loro, ma dobbiamo fare molta attenzione. Lì abbiamo fatto fatica, questo non dobbiamo sottovalutarlo. Oggi valutiamo qualche giocatore acciaccato, qualcosina cambieremo. Non dobbiamo fare figuracce, perchè ne potremmo pagare le conseguenze'.

    SUGLI INFORTUNATI: ' Ci mancano giocatori importanti ma il gruppo si è rafforzato, il gruppo è sano. I ragazzi sono troppo bravi. Si mettono gli scarponi per scalare la montagna. Per me è qualcosa di importante, dobbiamo continuare su questa strada, dobbiamo continuare con l'entusiasmo che sto vedendo. Se Abate avesse sbagliato mi avreste detto "come si fa a metterlo come terzo", invece con voglia ed intelligenza tattica è venuta fuori questa prestazione. Nessuna paura, si può sbagliare, ma l'atteggiamento e la voglia non è mai mancato. Partite facili non ce ne sono, ogni partita ha la sua storia, ha un suo modo di svilupparsi, di giocarla. Pensiamo a preparare partita dopo partita.Ho sentito Jack, prima e dopo l'operazione. Adesso starà un mese dove si è operato e dopo tornerà. E' un problema che si porta dietro da mesi, ha stretto i denti. Musacchio domani toglie il tutore, inizierà a corricchiare settimana prossima, Romagnoli spero di averlo a disposizione tra tre settimane, Caldara lo vedremo in campo a febbraio, Biglia è lungo'.

    SU BAKAYOKO COME ESEMPIO: 'A volte la colpa è mia, lui faceva una partita e due no e le prestazioni non erano il massimo. Adesso gioca con frequenza e le sue prestazioni sono migliorate. Ha avuto la fortuna di giocare con continuità, ha preso confidenza e fiducia nei propri mezzi. Sta dimostrando di essere un giocatore importante'.

    UN VICE BONAVENTURA IN ROSA: 'Per caratteristiche può assomigliargli solo Calhanoglu'.

    SU SALVINI: 'Ci siamo scambiati degli sms, tutto a posto. Lui ha i suoi problemi, io i miei. Ci siamo chiariti e non c'è nulla da dire'.

    SULL'EUROPA LEAGUE: 'Per noi è una competizione importante, un club come questo non può stare fuori dall'Europa. Il Milan deve stare sempre in Europa e da protagonista'.

    SULLO STADIO NON PIENO: 'Bisogna vedere la classifica per gli stimoli, se non si vince siamo in mezza a una strada. Dobbiamo giocarla con la consapevolezza di doverla vincere a tutti i costi, abbiamo tutto da perdere. Per noi è una partita molto importante'.

    SUL PRIMO ANNO DA ALLENATORE DEL MILAN: 'Ho fatto un anno qui al Milan, se sono ancora qua è merito dei ragazzi. E' stato un anno difficile, con momenti difficilissimi, ma il rapporto che ho con loro, il fatto di poter parlare con loro di tutto, si è creata un'atmosfera incredibile. Dobbiamo continuare su questa strada, ho giocato in squadre fortissime ma c'erano anni dove il gruppo non era solido. Questa squadra conosce i suoi pregi e i suoi difetti ma ci mette sempre grandissima voglia. Il segreto è il senso di appartenenza che si respira all'interno dello spogliatoio'.

    SULLA BATTUTA DI EVRA SUL MILAN: 'Sinceramente non so cosa ha detto Evra. Non fatemi fare polemica'.

    SUL RUOLO DI ALLENATORE: 'Ancora devo crescere tanto, ma aver fatto 50 partite in un club così, allenare qui ed avere tutto quello che ho a disposizione. Nelle esperienze precedenti non sapevo dove allenarmi quando mettevo il borsone in macchina, i giocatori non prendevano gli stipendi. Qua è una passeggiata ed un privilegio. Per imparare questo mestiere si impara anche soffrendo. Per me stare sul campo qua è una passeggiata, il livello dei giocatori è molto alto. Faccio fatica sul resto, gestire i giornalista, gestire il postpartita. La fatica più grande per me non è allenare la squadra, quello è un divertimento. E' il resto che mi fa vivere la quotidianità male, devo migliorare su questo aspetto. Mi sento migliorato anche come gestione del rapporto con i media, prima ero molto più fumantino'.

    SUL TURNOVER E SIMIC: 'Qualche cambio lo farò, giocheremo con le due punte. Simic può partire dal primo minuto, se lo farà giocheremo a 4 altrimenti a 3 dietro'.

    SULLE ITALIANE IN EUROPA: 'Faccio il tifo per loro, il campionato italiano è di livello, spero arrivino ancora giocatori importanti, per il nostro sistema è importante. Parlare prima non porta bene, prima facciamole qualificare agli ottavi'.






     

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