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  • Milan, Gattuso: 'Cambio la difesa, Kalinic come Inzaghi. Su André Silva...'

    Milan, Gattuso: 'Cambio la difesa, Kalinic come Inzaghi. Su André Silva...'

    • Daniele Longo
    Un pareggio e una sconfitta, questo il magro bottino raccolto fino ad ora da Rino Gattuso sulla panchina del Milan. Il tecnico dei rossoneri presenta, in conferenza stampa, la sfida di domani sera contro il Bologna dell'ex Roberto Donadoni.

    COSA SI ASPETTA DI VEDERE DOMANI: 'Ho grande rispetto nei confronti di Roberto, era uno che diceva le cose in faccia. Il Bologna è una squadra difficile da affrontare, portano tanti uomini in transizione. Palacio sta molto bene, Verdi si vedeva che aveva talento, gioca con tutti e due i piedi. Dai miei mi aspetto rabbia, voglia, sappiamo l'importanza dell partita. Nel calcio si sono momenti di difficoltà, l'episodio sfavorevole ma non voglio vedere che al primo schiaffo ci abbattiamo'.

    SUI GOL CHE NON ARRIVANO DALLA PANCHINA: 'Sono importantissimi, mi voglio riallacciare al discorso di giovedi che qualcuno ha strumentalizzato. Quando parlo di Andrè vedo le sue qualità in allenamento, giovedì non è stato messo in condizione. Per questo chiedo di più, è un giocatore molto forte. Kalinic era uno che attaccava 15/20 volte la profondità, somigliava a Pippo Inzaghi, sempre sulla linea del fuorigioco. Anche Calhanoglu voglio ribadire che si è fatto male subito, ma è un ragazzo forte. L'ho visto al Leverkusen, non ho detto questo alla società di farli andare via'.

    SUL 4-3-3: 'Si, vediamo. Tanto è il segreto di Pulicinella, la società è presente con me, sia Fassone, sia Mirabelli. La sensazione è che con la difesa a 3 i meccanismi non sono perfetti. Dobbiamo cambiare qualcosa per fare esprimere al meglio i  giocatori. Ho grande rispetto per Montella e il suo staff, ma per vedere il mio calcio abbiamo bisogno di una condizione diversa. Molte cose, ora, non ce le possiamo permettere'.

    SULLE SCELTE CON IL RIJEKA: 'Ho voluto dare minuti a chi non ha mai giocato come Paletta e Zanellato. Qualcosa di positivo ho visto, Locatelli ha fatto una buona partita, così come Calabria per 60 minuti. Se avessimo perso a Benevento nessuno avrebbe parlato della gara col Rijeka'.

    SUGLI OBIETTIVI: 'Dobbiamo andare alla ricerca di migliorare sia caratterialmente che mentalmente, non deve essere un alibi che più di un giocatore non sta benissimo. Oggi dobbiamo cercare di nascondere le problematiche, aiutandosi, dando qualcosa in più'.

    SE SI E' DATO UN TEMPO ENTRO IL QUALE SI VEDRA' IL SUO MILAN: 'Noi abbiamo bisogno delle vittorie che ci fanno stare bene e danno consapevolezza, dobbiamo andare alla ricerca del risultato a tutti i costi. Oggi è fondamentale portare a casa la vittoria'.

    SUL TORNARE A SAN SIRO DA ALLENATORE: 'L'emozione più grande sarebbe quella di riuscire a vincere la partita, le mie emozioni passano in secondo piano. Sappiamo che domani affronteremo una squadra tosta. Io ho giocato tanti anni a San siro, qualche fischio l'ho beccato. Spero che domani ci sia un ambiente che aiuti la squadra, ho letto di possibili contestazioni e spero di no'.

    SUI GIOCATORI ESPERTI: 'Ha bisogno di chi sta bene fisicamente, abbiamo bisogno di entusiasmo ed esperienza. Si gioca ogni tre giorni, abbiamo bisogno di tutti i giocatori. I giovani ti portano entusiasmo, i più vecchi esperienza: ci servono tutti'.

    SULLE ANALOGIE CON LA PRIMAVERA - "Quest'estate quando ho iniziato a lavorare giocavo a tre, ho lavorato su alcuni concetti, col 4-3-3 facevamo una fatica pazzesca, davamo la sensazione di non essere coperti. La preparazione non serve solo per far correre i calciatori, ma per far capire anche i concetti. Non bisogna prendere decisioni affrettate, bisogna lavorarci sui concetti, non è che si può fare copia/incolla. In questo momento dobbiamo lavorare. In Primavera all'inizio abbiamo fatto fatica, poi con qualche accorgimento la squadra è migliorata. So di non avere pazienza, siamo in difficoltà ma non deve essere un alibi. Devo tirare fuori il massimo da questi ragazzi. Con il tempo miglioreremo su tantissimi aspetti, ma in questo momento non c'è tempo e non c'è pazienza. Perdere con Rijeka mi brucia, il Milan non aveva mai perso contro squadre croate".

    SULLA PERCEZIONE DEI GIOCATORI - "I giocatori toccano con mano le difficoltà che provano nei novanta minuti o nell'arco di una partita, in queste partite abbiamo avuto delle difficoltà. E' bello allenare questa squadra, qualsiasi cosa vanno a proporre, hanno dato sempre grande disponibilità. Non ho visto facce sbalordite, ho vistro grande disponibilità dei ragazzi".

    SUL MODULO CHE AVREBBE SCELTO A INIZIO STAGIONE -"Secondo me questa squadra può giocare con la difesa a tre, ma deve giocare in modo organizzato, altrimenti diventa una difesa a cinque. I laterali devono uscire con vemenza, invece abbiamo fatto fatica. Difesa a tre o 4-3-3, avrei usato questi moduli".

    SU CALHANOGLU - "Facciamolo recuperare, sta lavorando tantissimo, sta quattro/cinque ore a Milanello. Può recuperare sette giorni prima. Ha grandissime qualità, se sta bene una collocazione gliela troveremo".

    SULLA SOCIETA' - "Parlo tutti i giorni con Mirabelli e Fassone, stasera arriverà Han Li. Sento una società vicina nei miei confronti, c'è un grandissimo rapporto, la sento molto presente".

    SULLA CONDIZIONE - "Siamo in una società all'avanguardia, ha tutti gli strumenti per quantificare ogni singolo giocatore, che condizione ha e cosa riesce a dare. Ci sono tantissimi strumenti e test di valutazione per ogni atleta. In questo momento non abbiamo la condizione eccezionale della squadra, in 15/20 giorni non possiamo modificare tutto. Ci vuole tempo, un mese, un mese e mezzo. Questo non deve essere un alibi. Di riffa e di raffa dobbiamo cercare i risultati e giocare col coltello tra i denti".

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