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  • Napoli, Gattuso: 'Koulibaly out, Mertens da valutare. Lozano? Non mi garantisce la fase difensiva. Su Meret...'
Napoli, Gattuso: 'Koulibaly out, Mertens da valutare. Lozano? Non mi garantisce la fase difensiva. Su Meret...'

Napoli, Gattuso: 'Koulibaly out, Mertens da valutare. Lozano? Non mi garantisce la fase difensiva. Su Meret...'

In vista della sfida di domani tra Napoli e Torino arrivano le parole in conferenza stampa di Gennaro Gattuso, allenatore degli azzurri:

 NAPOLI-TORINO - "C'è bisogno di pensare solo a questa partita. Dobbiamo far scendere in campo chi sta al 100% e può affrontare una gara come quella di domani. Il Toro è forte fisicamente, dobbiamo essere bravi a far scendere in campo gente pronta a battagliare".

PROBLEMI DI STANCHEZZA? - "Ieri abbiamo fatto dei test, la squadra era molto stanca ed abbiamo deciso di lavorare in palestra. Oggi prepariamo la partita contro il Torino e domani chi scenderà in campo deve stare bene al 100% sia fisicamente che mentalmente".

MILIK - "Non cambierà nulla. È un giocatore con una classe immensa e potrà darci una grande mano. Speriamo di recuperare Mertens. Sta meglio e proverà ad allenarsi con noi. Milik è l'ultimo dei problemi perché so bene quanto può darmi".

FASE OFFENSIVA - "Abbiamo sistemato qualcosa in fase difensiva, ma la coperta è corta ora. Dobbiamo essere bravi con i centrocampisti. Penso che possiamo alzarci un po' con i nostri difensori per aggredire. In attacco, poi, dopo i 10-15 tocchi possiamo fare male. Dobbiamo arrivarci con calma. Possiamo fare meglio in attacco ma con la ricerca del palleggio".

MERET E LOBOTKA - "So di avere a disposizione giocatori importanti. Ma in questo momento faccio scelte funzionali ai giocatori quanto mi danno. I vari Meret, Lozano sono fortissimi. Ho parlato con Lozano, può giocare esterno, ma deve garantirmi una fase difensiva. Non metto giocatori nelle condizioni di fare figuracce. A livello aziendale non mi sto comportando benissimo, ma voglio giocatori funzionali a come gioco. Poi fa male vedere i vari Lobotka e Lozano in tribuna. Faccio delle scelte e spero che capiscano i giocatori che sono fuori ciò che voglio e si allenino per migliorare quegli aspetti".

CHE NAPOLI VUOLE - "Un Napoli da battaglia, che faccia la sua partita ma che sappia soffrire. Fisicamente il Torino è una delle più forti in Italia. Voglio un Napoli che rispetti l'avversario".

LOBOTKA - "Vediamo se giocherà domani. Ora arrivano i giocatori e valuteremo anche in base ai test fisici".

TORINO NON UNA BIG - "Dobbiamo prepararla bene. Se vediamo l'andamento in casa non è fantastico da quando sono arrivato. Non so come fare, spero di entrare nella testa dei giocatori. Credo che in questo momento dobbiamo avere la consapevolezza giusta. Quanto fatto prima deve essere il passato, dobbiamo pensare ai Belotti, Zaza, Nkoulou. Il Torino non vince da tanto, ma è pieno di giocatori importanti, una squadra di valore. Dobbiamo analizzare tutti i giocatori. Se i miei capiscono chi affrontano domani un po' di preoccupazione l'avrei anche io".

IMMAGINARE CHE CI SIA SEMPRE MESSI - "È vero. Se ragioniamo così diventa bella a livello mentale. Quando diventi un giocatore che ragiona in questo modo diventi un campione. Bisogna affrontare tutte le partite con la stessa veemenza, la stessa attenzione. Nel calcio di oggi è difficile proporre 20-30 partite con la stessa intensità. Dico che durante la settimana si vincono le partite. Nel calcio oggi la fatica è anche mentale, si possono costruire anche i giocatori pensanti. Credo che all'estero si lavori più così".

STESSO OBIETTIVO DEL TORINO, 40 PUNTI - "Sì. Sappiamo cosa abbiamo passato, cosa abbiamo rischiato. Dobbiamo ripartire dalla tristezza e angoscia avute dopo Lecce, Fiorentina, Parma. Non eravamo una squadra e il primo responsabile ero io. C'è modo e modo per perdere le partite. Non avevamo sangue, eravamo sfilacciati. Si possono perdere le partite, ma dobbiamo essere sempre squadra".

NAPOLI CRESCIUTO - "Ho sempre pensato che la fortuna degli allenatori sono i giocatori. Noi li alleniamo, ma poi devono avere la testa libera e dare qualcosa in più. Gli allenatori devono creare qualcosa in più per metterli a proprio agio. So le difficoltà passate da questo gruppo. La fortuna è stata quella. Ora dobbiamo mettere da parte tutto ciò che c'è da chiarire. Ora abbiamo un obiettivo, lavorare, allenarci in modo serio e trovare prestazioni come nelle ultime partite. Voglio un gruppo non di giocatori, ma di persone che ci dia una mano.Abbiamo bisogno di fare gruppo, quando veniamo qua dobbiamo sentirci a nostro agio, dicendoci le cose in faccia senza rancore. In questi ultimi tre mesi serve questa sinergia".

IL PROSSIMO ANNO CON GATTUSO - "Mi piacerebbe. Ho un contratto fino al 2021 con una mia via d'uscita il 30 aprile. Non è questo il problema, io voglio lavorare e raggiungere obiettivi. Mi sento 3-4 volte al giorno con il presidente e ne parleremo, ma non è la mia priorità il contratto. Voglio venire qui e sentirmi a mio agio. Mi gaso quando vedo un ambiente bello. Sto molto bene qua e ho riscontrato grande professionalità. Sembra non funzioni nulla ma umanamente c'è tanta roba. Sto bene, ma non voglio parlare del mio contratto. Ho firmato 6 mesi con l'opzione di prolungare, ma sono venuto qui in un grande club che mi ha dato tante opportunità. Conoscere persone che ne sanno, esordire in Champions, allenare giocatori importanti. Non ci sono problemi di contratto".

KOULIBALY E GHOULAM - "Faouzi sta meglio, sono contento. Stava già dando continuità e vediamo domani. Koulibaly ha iniziato a correre e settimana prossima lo giudicheremo".

CONSAPEVOLEZZA - "Te la danno i risultati, il fatto di giocare con grandissime squadre e concedere poco. La consapevolezza la dà il fatto che all'inizio non sapevamo soffrire ma ora sì. Questa squadra ha qualità. Quindi perché non osare? Perché la coperta è corta. Questa squadra ha capito in che direzione andare. Vedere giocatori come Insigne che danno una mano in fase difensiva è bello. Se abbiamo fatto risultati è merito degli atteggiamenti. La prima difesa oggi è il nostro attacco. Non bisogna specchiarsi e pensare di essere belli, serve che ci si guardi e si creda di essere brutti come me. Perché nell'altro modo non siamo andati da nessuna parte".

ANDARE OLTRE I 40 PUNTI? - "Pensiamo alla partita di domani e poi pensiamo oltre. La partita di domani è l'ideale per capire se siamo guariti. È la squadra che casca a pennello. Ci saranno tante seconde palle, scontri fisici. Dobbiamo fare una grande partita caratterialmente e tecnicamente. Calza a pennello questa partita, capiremo in che condizioni siamo".

 GATTUSISMO - "Non mi invento nulla. Guardo i miei colleghi, tanto calcio e poi metto la mia idea di calcio. L'allenatore deve essere bravo a metterci il suo. Mi piace giocare a calcio, ma fare anche la fase difensiva. Da calciatore ne facevo una sola perché solo quella sapevo fare. Oggi vedo le partite con occhi diverse, oggi vedo 10 minuti la linea difensiva, 10 minuti il centrocampo, 10 l'attacco, 20 minuti un giocatore singolo. So solo che il gioco del calcio è semplice, poi nella semplicità ci sono cose che si possono migliorare. Gattusismo? Non lo so".

CICLO FINITO? - "Sapete tutti del problema di Allan, ma non ho portato rancore e lui si è messo a disposizione. Tutti i giocatori, specialmente la vecchia guardia, mi stanno dando tanto. Ora non bisogna pensare ognuno al proprio orticello, ma viaggiare verso una sola direzione. So come si vivono queste cose qui. Ma bisogna essere bravi a mettere da parte, perché poi arriverà il momento dove ti siederai e ne parlerai. Oggi trovare giocatori più forti di Mertens, Allan, Callejon ci vogliono centinaia di milioni di euro. Per questo dico che è una squadra forte. Non sono cose che invento io, lo dimostrano i punti fatti negli ultimi anni".

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