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  • Gazidis prende in giro il Milan e litiga con Ibra, ma la vera colpa è di Elliott

    Gazidis prende in giro il Milan e litiga con Ibra, ma la vera colpa è di Elliott

    • Cristiano Ruiu
      Cristiano Ruiu
    La profonda e violenta frattura all’interno della società ha prodotto l’effetto più logico e inevitabile: i due mesi di “normalità” sono finiti e il Milan è tornato quello di Bergamo. Le rassicurazioni di Gazidis a Pioli e alla squadra non sono servite a niente. Anzi sono sembrate a tutti quasi una presa in giro.

    Il dirigente sudafricano, sempre assente a Milanello da quando ha cominciato la sua avventura rossonera, improvvisamente si è palesato e ha rassicurato tutti. Ma quanto può essere stato credibile agli occhi della squadra? La risposta l’ha data il Milan nel primo tempo contro il Genoa. Ma soprattutto la risposta l’ha data Ibrahimovic: assente, svogliato, inconcludente, nervoso con i compagni e, per la prima volta, dannoso per la squadra. L’Ibrahimovic visto contro il Genoa mi ha ricordato quello indisponente di Milan-Fiorentina 2012.

    All’epoca i rossoneri erano appena usciti dalla Champions contro il Barcellona e Ibra aveva litigato con tutti, Allegri incluso. 3 giorni dopo ha giocato una pessima partita contro la Fiorentina, il Milan l’ha persa e con essa ha perso anche il campionato. Ibra contro il Genoa, al di là dell’inutile gol segnato, mi ha ricordato proprio quell’Ibra di 8 anni fa.

    Ma possiamo anche comprenderlo. Si dice che abbia avuto un duro confronto proprio con Gazidis a Milanello. Mettiamoci un attimo nei suoi panni. A dicembre viene convinto da Boban e da Maldini a tornare al Milan e a fare da “chioccia” ai giovani giocatori nell’ambito di un ambizioso progetto. Tira la carretta per due mesi, dimostrando a tutti che praticamente da solo è riuscito a ricompattare lo spogliatoio e a dare al Milan la dignità di una squadra. Anche i risultati e la classifica sono migliorati nettamente. Come vi sentireste al suo posto venendo a sapere che già a dicembre, quindi prima di essere richiamato al Milan, i dirigenti che lo hanno contattato e convinto erano già stati giubilati dall’amministratore delegato? Come sentireste nel vedere che nessuno della società si muove per rinnovargli il contratto? Come vi sentireste nel vedere il licenziamento di Boban a metà stagione?

    In tutte queste sensazioni c’era l’Ibra del pomeriggio di San Siro contro il Genoa. Un Ibra che, temiamo, sarà così fino a fine stagione. Il resto della squadra purtroppo lo ha seguito e lo seguirà. Esattamente come lo aveva seguito nel bene, lo sta seguendo anche nel male. Chi invece non ha seguito il Milan sono stati Maldini e Massara, in solidarietà con Boban. Hanno lasciato Gazidis da solo ad ammirare per l’ennesima volta le macerie del Milan. I gol di Pandev e Cassata hanno messo per l’ennesima volta la parola fine all’ennesima stagione disastrosa. Sperando che i trombettieri di corte non tirino fuori le “porte chiuse” come meschina giustificazione all’orribile Milan di oggi pomeriggio ci domandiamo: ma di tutta questa situazione chi ha colpe e responsabilità se non Gazidis? Semplice: chi ce l’ha messo.

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