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  • Genk, miniera d'oro di talenti e milioni: da Koulibaly a Milinkovic e Courtois

    Genk, miniera d'oro di talenti e milioni: da Koulibaly a Milinkovic e Courtois

    • Fabrizio Romano
    Una piccola città belga di lingua olandese da 65mila abitanti è diventata una miniera d'oro. La favola del Genk inizia proprio qui, nel cuore delle Fiandre, dove il talento cresce rapidamente e con una dose di qualità indiscutibile. Il numero di giovani lanciati e rivenduti a cifre importanti dal Genk nelle ultime stagioni è davvero impressionante, tutto grazie al lavoro di un settore giovanile fenomenale. Le cifre? Da brividi, per un club così piccolo che può valorizzare i suoi talenti a livello economico fino a un certo punto.

    ​A gennaio scorso, doppia cessione importante chiusa: Wilfred Ndidi, centrocampista nigeriano classe '96, preso due anni fa dall'Africa e rivenduto a 18 milioni di euro al Leicester di Claudio Ranieri. Poi, cassa con Leon Bailey, addirittura classe '97: un'ala di potenzialità assolute, nazionalità giamaicana, corsa e qualità che si è assicurato il Bayer Leverkusen per 13/14 milioni di euro tra fisso e bonus dopo una lunga sfida con tanti club inglesi. Prima ancora, il Genk ha saputo lanciare e vendere anche Christian Benteke, oggi punta del Crystal Palace con un passato al Liverpool che lo aveva pagato 46,5 milioni di euro. Il Genk ci ha guadagnato il premio di valorizzazione, ma lo aveva originariamente ceduto all'Aston Villa per 10 milioni di euro.

    Anche i nomi di top player mondiali non mancano nella cantera del Genk. Thibaut Courtois oggi è uno dei migliori portieri in circolazione, il Genk lo ha lanciato e cresciuto dal '99 fino al 2011, poi venduto Chelsea per 9 milioni di euro. Un'altra grande cessione come quella di Kevin De Bruyne, gioiello del Man City: anche lui è maturato nel club belga per ben 6 anni, ceduto anche lui ai Blues per 9,5 milioni. Ieri era un giovane del Genk, oggi fa impazzire Pep Guardiola. Proprio come Sergej Milinkovic-Savic, poco meno di 10 milioni in cassa da quella cessione alla Lazio che adesso lo ritiene insostituibile. Altra conoscenza italiana esplosa al Genk è Kalidou Koulibaly, il gigante del Napoli che ha rifiutato 50 milioni per lui dal Chelsea; era costato 6/7 milioni di euro, un altro incasso importante per la società belga.

    Non è finita: oggi Dennis Praet è uno dei giovani migliori della Samp che lo ha pagato 10 milioni a giugno dall'Anderlecht, ma la sua crescita era stata proprio al Genk. Così come per Yannick Ferreira-Carrasco, uno dei giocatori migliori a livello europeo col suo Atlético Madrid e per ben 5 anni al Genk a livello giovanile, prima di passare al Monaco. Saranno famosi, proprio come Christian Kabasele, difensore del Watford di Mazzarri venduto per 6 milioni di sterline un anno fa. Anche questa tra le tante cessioni storiche del Genk, talenti e fiumi di milioni nel paesino. Paesino delle meraviglie, chiaro: più di così...

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