Tanta voglia di prendere casa. Quella che ha il Genoa, ansioso di tornare a gioire nel proprio stadio. Per trovare l’ultima vittoria al Ferraris bisogna tornare al 17 febbraio, colpo di testa di Kucka e 1-0 all’Udinese. Si va verso i tre mesi di digiuno, troppo per una squadra che vuole evitare la serie B. Così ecco che l’arrivo del Pescara ultimo in classifica regala al Grifone un jolly da sfruttare, tenendo anche conto del fatto che il Palermo sfiderà la Juve allo Juventus Stadium e il Siena andrà in trasferta a Catania.

Un jolly da... pescare con l’aiuto della Nord, evitando le insidie di una partita che solo sulla carta può essere considerata già “scritta”. Molto dipende dal Genoa, dalla sua capacità di trovare quella continuità di risultati che quest’anno si è vista solo durante il mini ciclo “d’oro” di inizio era Ballardini. «Il Genoa è la squadra più attrezzata tra quelle in lotta per salvarsi», riconosce Sculli, un ex che oggi scende in campo da avversario. Leader di un Pescara che al campionato ormai ha poco da chiedere.

Va ricordato che gli unici punti, da gennaio a oggi, li ha ottenuti pareggiando in trasferta a Palermo e Roma, sponda giallorossa. Però ha numeri impietosi, come ad esempio i 70 gol incassati fino a questo momento, che ne fanno la difesa più battuta dell’intera serie A.