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  • Genoa, con la Juve ultima chiamata per Centurion

    Genoa, con la Juve ultima chiamata per Centurion

    • Marco Tripodi
    Ricardo Centurion è giunto al punto di non ritorno.

    Se anche questa sera, nella gara valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia contro la Juventus, il fantasista argentino non dovesse riuscire a lasciare un segno tangibile che giustifichi la sua presenza nella rosa del Genoa la sua seconda avventura in rossoblù potrebbe considerarsi pressoche conclusa.

    RITORNO - Tornato a Genova la scorsa estate dopo un lungo tira e molla, dovuto a repentini ed improvvisi cambi di umori, il Wachiturro si è presentato a Pegli desideroso di riscattare l'opaca esperienza di quattro stagioni fa, quando approdò per la prima volta al Grifone. Ma se quella del 2013 fu una parentesi non certo indimenticabile per lui, questa seconda avventura si sta rivelando addirittura ancor più deludente. Quattro sono finora le sue apparizioni in campo, due con Juric ed altrettante con Ballardini, e mai per intero.

    FUORI DAI RADAR - Il tecnico croato sembrava inizialmente intenzionato a dargli fiducia, ma dopo averlo schierato nel finale della gara di campionato proprio contro la Juve e da titolare due settimane più tardi con la Lazio non l'ha più preso in considerazione, tanto da non includerlo spesso neanche nella lista dei convocati. Con l'arrivo di Ballardini le cose sembrano potessero cambiare per lui. Ed invece, dopo una breve apparizione alla prima del tecnico romagnolo contro il Crotone in Serie A, Centurion è tornato ad intristirsi tra panchina e tribuna, con un'unica eccezione, ancora contro gli ionici ma questa volta in Coppa Italia. Aldilà di qualche guizzo e di un paio di conclusioni velleitarie, tuttavia, anche in questa sua seconda opportunità dal primo minuto, l'argentino ha lasciato intravedere più ombre che luci.

    ULTIMO TRENO - Stasera per lui potrebbe esserci una nuova, definitiva, ultima chance. L'allenatore rossoblù è intenzionato a far giocare allo Stadium gli uomini meno utilizzati finora e potrebbe concedere all'ex Boca Juniors una maglia da titolare. In quello che fu lo stadio di Baggio, colui che lo stesso Divin Codino ha ribattezzato come suo possibile erede si gioca l'ultima carta: o convince, o parte. D'altronde in patria c'è già chi sarebbe disposto ad accoglierlo a braccia aperte già da gennaio. Il suo ex compagno di squadra Guillermo Barros Schelotto, oggi allenatore del Boca, ha speso più volte parole di stima per il 24enne di Avellaneda lasciando intendere come un posto in squadra per lui sarebbe assicurato. Prima però resta da convincere il presidente degli Xeneises, Daniel Angelici, a puntare ancora sul bizzoso talento che il Genoa sei mesi fa pagò quattro milioni di euro e che oggi non intende certo svendere.

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