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  • Genoa, ecco Prandelli: 'Ho detto no a tante offerte, ma Preziosi mi ha emozionato'

    Genoa, ecco Prandelli: 'Ho detto no a tante offerte, ma Preziosi mi ha emozionato'

    Cesare Prandelli è il nuovo allenatore del Genoa. Queste le parole in conferenza stampa del tecnico del Grifone: "La frase che mi ha emozionato di più è il ringraziamento a Ivan Juric che è dovuto, ha dato tanto ed è stato sfortunato: spero trovi collocazione degna la sua professionalità, io vivo di emozioni e oggi sono molto emozionato. Basta vedere questa maglia, questi colori e questa storia, spero di aiutare questa squadra a ritrovare la giusta strada, convinti che saremo uniti tutti anche con la gradinata. Ricordo una gara qui in casa del Genoa col Verona vincevamo 2-0 e dissi ai ragazzi che la partita non era finita, ‘la gradinata canta ancora’ e finì 2-2. La squadra deve essere generosa, capire cosa vogliono i tifosi e lavorare". 

    TANTE OFFERTE - "Ho avuto altre offerte ma ho aspettato, dopo la chiamata di Preziosi giovedì sera ho provato emozioni forti e ho capito che era il momento giusto per tornare. L’ambizione con la quale arrivo qui? La prima è domani, dobbiamo fare una grande partita e farci trovare pronti. Cambiando già qualcosa? Sarebbe una follia pensare di cambiare qualcosa in due giorni e l’ho detto ai ragazzi, cambieremo poche cose, cercando di valorizzare il gruppo. Le difficoltà ci sono, mi auguro tutti capiscano che siamo in un momento particolare, la cosa importante è che ci sia la disponibilità di tutti: conoscevo già alcuni ragazzi, ieri avevamo tante cose da fare, ho parlato solo con il capitano e con Pandev e abbiamo capito che assieme possiamo fare cose molto importanti. Da parte nostra dobbiamo togliere velocemente tutti i pensieri negativi, la squadra ha cambiato molto rispetto allo scorso anno il modo di stare in campo: quest’anno crea più gioco, io voglio una squadra compatta". 

    EMOZIONATO - "Il Genoa regala emozioni. L’emozione di tornare in campo? È come tornare sulla bicicletta e pedalare, il problema è che non ti vuoi più fermare. La Serie A è cambiata tanto, nella direzione di non essere più legata ai moduli e di sfruttare il capitale di giocatori che si ha a disposizione".

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