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  • Genoa, El Yamiq: 'Ho questa maglia nel destino. E voglio fermare Gervinho'

    Genoa, El Yamiq: 'Ho questa maglia nel destino. E voglio fermare Gervinho'

    • Marco Tripodi
    Domenica a Parma potrebbe essere lui a guidare la difesa del Genoa accanto a Zapata e Goldaniga. Una responsabilità importante per Jawad El Yamiq in una gara che il Grifone non può permettersi di sbagliare: "Se il mister vuole sono pronto - ha detto il giocatore marocchino al Secolo XIX - posso giocare ovunque, pure in porta, da piccolo l’ho fatto davvero. Abbiamo avuto un calendario duro, abbiamo sbagliato solo contro Bologna e Lazio ma col Milan abbiamo giocato bene. Siamo col mister e vogliamo rifarci. Serve un successo in trasferta, anche per l’autostima. La rete in nazionale contro la Libia è stata una bella emozione, giocare per il mio Paese mi riempie d’orgoglio, lì ho ancora tanti fan che mi seguono sui social e tifano Genoa. Ora vorrei fare un gol anche in rossoblù, sulle palle inattive ci proverò, ma il mio primo compito è non far segnare gli altri. Al Tardini non vogliamo subire gol".

    In terra emiliana per lui e i suoi compagni il pericolo pubblico numero uno si chiamerà Gervinho: "È molto forte, l’ho già sfidato, ho giocato contro tanti grandi giocatori, penso a Aubameyang, velocissimo, ma non ho mai paura di nessuno".

    Come aveva già raccontato un anno e mezzo fa, al momento del suo arrivo a genova, El Yamiq spiega nuovamente come il club più antico d'Italia fosse in qualche modo nel suo destino: "Da piccolo tifavo per il Real Madrid, il mio idolo era Ramos. Però volevo giocare in Serie A e nel Genoa. Mia sorella vive e lavora a Genova da 12 anni, mi parlava bene di questa città. Un giorno le ho chiesto una maglia di una squadra di calcio, lei aveva un’amica che lavorava con la Samp ma io le ho detto “no, non voglio la loro maglia, voglio quella del Genoa!”. Avevo visto in tv le gare del Genoa di Milito e i suoi gol e volevo la maglia rossoblù. Ce l’ho ancora in Marocco. Ma qui è la mia seconda casa. E adoro le trofie col pesto".

    Quella maglia rossoblu, dopo averla ricevuta in dono dalla sorella e averla indossata in Serie A, recentemente Jawad l'ha donata ad un ragazzo sfortunato: "Si chiama Simo, è un ragazzo che tifa per la mia ex squadra, il Raja Casablanca. Combatte contro il cancro, gli ho mandato una maglia del Genoa, presto voglio andarlo a trovare. Vorrei dedicargli una nostra vittoria e magari il mio primo gol in rossoblù, come quello appena fatto in nazionale. Sono fatto così, sono un tipo semplice, mi piace rendere felici le persone, i miei tifosi, e dare tutto in campo, battagliare per i miei compagni".

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