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  • Genoa, il segreto è il 4-4-2

    Genoa, il segreto è il 4-4-2

    • Matteo Oneto

    La rinascita rossoblù non è solo una questione di motivazione e cuore, ma ha una precisa ragione tattica. Il Genoa di Lecce, proprio come quello dell'inizio dell'era Marino - quello delle tre vittorie casalinghe consecutive -, ha un filo conduttore preciso: l'utilizzo del 4-4-2. Il tecnico, appena arrivato a Genova, aveva modificato il suo credo calcistico che prevedeva l'utilizzo del tridente ad ogni costo. A fargli cambiare idea era stato l'acquisto di Gilardino e la coppia da formare e da plasmare con Rodrigo Palacio. I due dovevano giocare vicini e soprattutto il più vicino possibile alla porta. Così sono arrivate le vittorie contro Napoli, Udinese e Lazio: nove gol segnati e tanto spettacolo offerto ai propri tifosi. Dopodiché il Genoa ha dovuto fare i conti con il crack di Gilardino, uomo fondamentale e soprattutto insostituibile, e Marino è stato costretto a riproporre il tridente con Palacio riferimento centrale a fare a sportellate ma limitato nel gioco sotto porta.

    A Lecce, dove urgeva una rinascita, l'allenatore ha voluto riproporre il modulo di inizio 2012, lasciando Sculli a combattere e con Palacio di nuovo pronto a fare la differenza. Il centrocampo a quattro poi ha fatto la differenza: la mediana, con Jankovic libero di fare male partendo dall'esterno e la coppia Biondini e Kucka a formare una diga straordinaria (a protezione di una difesa che tende a ballare se lasciata sola), sembra la soluzione perfetta per curare i mali rossoblù. L'incoronazione del 4-4-2 arriva prima di tutto dai giocatori: ieri Jankovic ha confermato che con questo modulo si esaltano le caratteristiche del gruppo, e ora che Gilardino è pronto al rientro c'è da giurare che sarà ancora più efficace. L'assetto tattico ha un solo grande escluso, quel Miguel Veloso che dopo l'infortunio di gennaio non riesce a trovare spazio tra i muscoli di Kucka e Biondini. Il portoghese reagisce e continua ad allenarsi alla grande, ma lo spazio per lui sarà sempre più limitato.

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