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  • Genoa, Kucka: quando il mercato fa male

    Genoa, Kucka: quando il mercato fa male

    • Matteo Oneto

    Juraj Kucka è tornato. I nostalgici del carrarmato slovacco possono di nuovo rifarsi gli occhi guardando quel giocatore fisicamente impressionante che domina il centrocampo come pochi in Italia. Da quando il mercato di gennaio è finito e anche l'ultima possibilità di lasciare Genova per la sponda nerazzurra di Milano è svanita, Kucka si è lasciato alle spalle il fantasma che entrava in campo la prima parte di stagione. Nelle ultime gare è sempre stato uno dei migliori in campo, sia quando la squadra volava nel catino di Marassi che quando affondava lontano dal capoluogo ligure.

    Quanto gli ha fatto male il mercato lo ha potuto testare su se stesso. Fino a febbraio la testa è stata impegnata altrove. Le voci che lo volevano prima vicinissimo, poi lontano e infine scartato dall'Inter, lo costringevano a giocare con il freno a mano tirato, caratteristica che per un mediano di fisico e propulsione come lui ridimensiona pesantemente il rendimento in campo. Il calciomercato lo ha sedotto e abbandonato, facendo anche storcere il naso ai tifosi che lo vedevano poco impegnato con la maglia rossoblù.

    Su di lui piovevano fischi e critiche, poi una volta che il gong ha suonato e Genova è rimasta casa sua: Kucka si è liberato di quel peso ed è tornato più forte che mai. Marino si è trovato in casa il perfetto compagno di reparto di Veloso o Biondini, tanto che ora sembra essere proprio lo slovacco l'insostituibile nella mediana rossoblù. Giugno è ancora molto lontano: fino a fine campionato il Genoa riavrà il suo slovacco da combattimento, i tifosi torneranno ad applaudirlo e ad apprezzarne spirito e doti tecniche. Al futuro non bisogna pensarci troppo, Kucka lo sa e probabilmente ha imparato la lezione.

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