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  • Genoa, la metamorfosi di Taarabt: 'Basta vizi, ora vado a letto presto'

    Genoa, la metamorfosi di Taarabt: 'Basta vizi, ora vado a letto presto'

    • Marco Tripodi
    Nelle tremenda sconfitta di domenica scorsa contro l'Udinese, una delle poche note positive in casa Genoa è stata la prestazione di Adel Taarabt. Lasciati alle spalle i difficili mesi della passata stagione, il fantasista marocchino in questo inizio di torneo è diventato uno degli insostituibili di Ivan Juric. Una fiducia che il 27enne di Fez sta lentamente ripagando, mostrando segni di crescita gara dopo gara: "Quella di Udine - racconta Taarabt al Secolo XIX - è stata la mia prima vera partita da quasi due anni: ho giocato per 90' e mi sono sentito bene. Per questo devo ringraziare la società, il mister, i compagni di squadra".

    Un'estate passata a Pegli, da solo, mentre il resto della squadra era in ritiro in Austria. Per Taarabt quelli appena trascorsi non sono stati mesi facili: "Ho pensato che tutto fosse finito. Ho passato un momento pesante ed ero in difficoltà. Avevo perso l'amore per il calcio. Ma ho lavorato tantissimo, con grande fatica. Posso dire di non aver mai lavorato tanto come qui a Genova. Ho capito che dovevo cambiare. Non si può vivere di calcio e di divertimento. Serviva una vita da professionista".

    I segni del suo cambiamento di vita si vedono evidenti sul suo corpo che ora appare snello ed asciutto come mai in passato: "Ho cambiato tutto. Mangio bene, bevo bene, vivo bene. Dormo presto, alle 23 sono a letto. La dieta è stata tostissima. In tre mesi e mezzo ho perso 11 chili senza intaccare la forma fisica. Ora questo sacrificio non lo voglio sprecare. Ho fatto tutto questo per il Grifone".

    Il merito di questa rinascita è anche di Juric che dopo averlo messo alle strette ha voluto credere nuovamente il lui: "Mi sono trovato ad allenarmi da solo. Ho trovato la forza per parlare con il mister e gli ho spiegato che stavo bene. Lui ha capito e quando gli ho chiesto una seconda chance mi ha detto che non aveva nulla contro di me. Ma che se volevo questa occasione dovevo dargli subito delle risposte".

    Infine una battuta sui due baby-prodigio del Genoa, Pellegri e Salcedo: "Sono dei campioni, grandi talenti. Non hanno una grande differenza rispetto a noi. Non potevano trovare un allenatore migliore. Diamine, se avessi trovato io Juric a 16 anni non so dove sarei arrivato".

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