Genoa, le 10 mosse con cui Ballardini ha cambiato il Grifone
Tuttavia è ineccepibile che l'avvento di Davide Ballardini sulla panchina rossoblù abbia portato un sostanziale rinnovamento a tutto l'ambiente e che il successo di domenica sia la legittima conseguenza di questa piccola rivoluzione.
Una rivoluzione che questa mattina il Secolo XIX ha voluto esplicare in 10 punti, elencando le principali caratteristiche di discontinuità tra il tecnico romagnolo e chi l'ha preceduto.
Un decalogo che al primo posto vede un maggiore equilibrio tra i reparti in campo, quindi il ricorso alla vecchia guardia ed un modulo disegnato sui giocatori. Ai numeri 4 e 5 troviamo chiarezza e semplicità di gioco e un pressing più ragionato. Al sesto posto c'è il mettere al sicuro i palloni intercettati, seguito dal giocare con tre centrocampisti veri. Infine un attacco che non dà riferimenti agli avversari, grazie al ricorso ai due finti nove (Pandev e Taarabt), un maggior numero di conclusioni verso la porta rivale e l'ordine ai difensori di sganciarsi dalla linea arretrata solo se adeguatamente coperti dal centrocampo.
Se son rose lo vedremo a primavera. Nel frattempo il giardino rossoblù prova a far fiorire i primi frutti della rivoluzione ballardiniana.
