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  • Genoa, le pagelle di CM: Bani annulla CR7, Pellegrini sforna...due assist

    Genoa, le pagelle di CM: Bani annulla CR7, Pellegrini sforna...due assist

    • Marco Tripodi
    GENOA-JUVENTUS 1-3
     
    Perin 6:
    sonnecchia un tempo, poi Dybala lo sveglia con la saetta del vantaggio juventino. Quindi fa arrabbiare Ronaldo con un istinto da gatto che il portoghese vendica due volte dal dischetto.
     
    Goldaniga 6,5: l’evitabile ‘giallo’ subito in apertura non ne condiziona la prestazione. Anzi, malgrado la zavorra gioca una gara attenta, facendosi sorprendere raramente dagli attacchi di Madama.
     
    Bani 7: il migliore dei suoi. Annulla Cristiano Ronaldo che non a caso lascia il segno solo dagli undici metri. Non perde mai la bussola, dimostrandosi il vero trascinatore dei suoi.
     
    Masiello 5,5: Mc Kennie lo beffa nell’azione che sblocca l’incontro. Ingenuità inaspettata per uno della sua esperienza che oltretutto fin lì aveva tenuto ben stretta la museruola a Dybala.
     
    Pellegrini 5,5: Cuadrado lo costringe a non superare mai il centrocampo. Lui, abituato a spingere sulla fascia, si adegua alla causa, non senza le difficoltà del caso. Fornisce due assist, uno per Sturaro, l’altro per...Morata, che porta al secondo rigore bianconero.
     
    Lerager 6: defilato sulla destra senza compiti di spinta ma solo di contenimento. Va spesso in supporto di Goldaniga contro la cerniera mancina della Juve che da quella parte prova a sfondare con CR7 e Chiesa.
     
    Rovella 6: torna titolare dopo oltre un mese. Più interditore che regista, abbina personalità a senso della posizione. Nel finale fatica ed inesperienza lo fregano ‘regalando’ a Cuadrado il rigore che decide la sfida. E che ne abbassa il voto.
    (dal 37’ st Caso SV: debutto in A per l’ala napoletana che non aveva mai giocato prima neppure in B).
     
    Radovanovic 6: preziosissimo in fase di raddoppio, agisce da difensore aggiunto contribuendo ad alleggerire le pressione juventina. Qualche errore di troppo in disimpegno ma nel complesso disputa una gara discreta.
    (dal 37’ st Pandev SV: non avrà i 90’ nelle gambe, ma fargliene giocare appena 7’ più recupero appare poco comprensibile).
     
    Sturaro 6,5: come Lerager anche lui è costretto sulla fascia. A differenza del danese, tuttavia, il capitano rossoblù quando ne la possibilità non disdegna l’avventura nella metà campo bianconera, trovando un gol da attaccante vero. Il secondo in carriera contro la sua ex Juve.
    (dal 22’ st Behrami 6: gambe, polmoni ed esperienza nell’ultima parte di gara non bastano al Genoa per evitare il KO)
     
    Pjaca 5,5: partita di più spada che di fioretto per l’attaccante croato. Si vede che ha voglia di mettersi in luce ma la gara esclusivamente contenitiva dei suoi non lo aiuta nel portare a termine la missione personale.
    (dal 28’ st Shomurodov 5: potrebbe essere la mossa vincente di Maran. Si rivela irrilevante).
     
    Scamacca 6:
    malgrado il ruolo di terminale più avanzato, scende spesso fino alla trequarti rossoblù nel tentativo di far salire i compagni e creare qualche breccia nella retroguardia bianconera. Pur senza creare pericoli il suo sacrificio merita comunque la sufficienza.
    (dal 22’ st Destro 5: rispetto ai consueti dieci minuti finali questa volta Maran li concede quasi mezzora, recupero compreso. Ma lui non ne approfitta).
     
    All. Maran 5,5: contro i campioni d’Italia adotta l’unica tattica che il Genoa attuale può permettersi, quella di piazzare il pullman davanti all’area e sperare in un miracolo dei due eremiti là davanti. Per oltre trequarti di gara gli va bene. Poi alla lunga deve alzare bandiera bianca, incassando la quinta sconfitta interna consecutiva. Un record nella storia del club più antico d’Italia. Ma non sono queste le sfide sulle quali recriminare. Se non altro il suo Grifone dimostra di avere ancora voglia di lottare. E date le circostanze non è poco.
     

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