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  • Genoa, Milan capolinea per Sheva: ecco chi lo sostituirà

    Genoa, Milan capolinea per Sheva: ecco chi lo sostituirà

    • Marco Tripodi
    Il passato che si incrocia con il futuro. L'avventura di Andriy Shevchenko al Genoa sembra ormai essere giunta ai titoli di coda e per un curioso scherzo del destino l'ultima gara alla guida dei rossoblù del tecnico ucraino avverrà contro quella squadra e in quello stadio che più di tutti hanno caratterizzato la sua prima vita nel mondo del calcio. 

    CAPOLINEA - L'apparentemente anonima sfida di questa sera a San Siro tra Milan e Genoa, valida per gli ottavi di finale di Coppa Italia, sarà in realtà un appuntamento del tutto particolare per l'allenatore del Grifone. E non solo per i ricordi che il mettere piede al Meazza per la prima volta da avversario susciterà in Sheva. I pessimi risultati fin qui raccolti dall'ex ct dell'Ucraina hanno infatti convinto la società ligure a sollevarlo dall'incarico. Non prima però di concedergli un'ultima passarella nel tempio laico che tante volte lo ha visto esultare e far esultare i suoi tifosi.

    ASSENTE GIUSTIFICATO - Per ironia della sorte, tuttavia, Shevchenko questa sera potrebbe addirittura neppure mettere piede sul prato verde milanese. La ripositività al Covid, rintracciata domenica scorsa prima del match con lo Spezia quasi certamente impedirà al Pallone d'Oro 2004 di sedersi in panchina, lasciando il posto al suo vice Mauro Tassotti. Un altro che questi luoghi li conosce abbastanza bene. Praticamente una beffa per Sheva che dopo due mesi a masticare pane amaro in rossoblù sperava di poter ricevere un minimo d'affetto dai suoi vecchi tifosi.

    SUCCESSORE - Nel frattempo il Genoa si è già cautelato, rintracciando colui che prenderà il posto dell'ucraino. E non sarà una soluzione interna. Né Maran né Ballardini, pur essendo entrambi ancora a libro paga di Villa Rostan, infatti convincono la dirigenza che pare ormai orientata ad affidare il timone della squadra nelle mani di Bruno Labbadia, 55enne italo-tedesco con un lungo passato in Bundesliga, dove ha guidato alcuni dei club più prestigiosi di Germania come Amburgo, Bayer Leverkusen, Stoccarda, Wolfsburg e, per ultimo, l'Hertha Berlino.

     

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