Reina inguaia poi salva il Milan: 2-1 in rimonta al Genoa, Giampaolo respira
Dall'inferno al paradiso: tra primo e secondo tempo, è cambiato tutto per il Milan, a un passo dal baratro dopo un primo tempo orrendo sul campo del Genoa e sotto di un gol, ma capace di riemergere grazie a un inizio di ripresa assolutamente folle, in cui Theo Hernandez e Kessie (rigore) confezionano il definitivo 2-1.
Si interrompe a tre la striscia di sconfitte consecutive per i rossoneri, che vedono i fantasmi già nell'intervallo, quando Donnarumma si arrende a una crisi di vomito e lascia il campo a Reina, prima di disputare 45 minuti in linea con la disastrosa prova offerta contro la Fiorentina. Il tecnico abruzzese rinuncia a sorpresa a Leao e rilancia dopo quasi un anno Bonaventura dal primo minuto, completando così il tridente offensivo formato da Suso e Piatek. Il Genoa dell'altrettanto pericolante Andreazzoli si affida a Schone in cabina di regia e rilancia l'ex Zapata, con Kouamé e Pinamonti in attacco.
Il primo tempo è contraddistinto dai ritmi alti impressi dai rossoblù, che non consentono al Milan di ragionare ed è Reina ad essere chiamato più volte in causa, prima del clamoroso episodio che sembra condannare i rossoneri a un'altra giornata di passione: sulla punizione di Schone (41'), il portiere spagnolo manca incredibilmente la presa e regala il vantaggio ai padroni di casa. Serve una scossa e Giampaolo decide di sacrificare i pessimi Calhanoglu e Piatek per ripartire a inizio ripresa con Paquetà e Leao: il Milan cambia passo e, tra il 51° e il 57°, ribalta il risultato con le reti di Theo Hernandez e Kessie, quest'ultimo su rigore concesso dal Var per il tocco di mano di Biraschi. Il difensore del Genoa, entrato al posto dell'infortunato Criscito, viene anche espulso per aver negato una chiara occasione da rete.
La partita diventa folle, con la squadra di Giampaolo che sfiora il tris con Leao, ma poi soffre il ritorno rabbioso del Genoa, favorito anche dall'ingenua doppia ammonizione di Calabria. In pieno recupero, Kouamé va a terra in are dopo un dubbio contatto con Reina e l'arbitro Mariani, anche dopo il consulto col Var, conferma la scelta di assegnare il rigore. Il portiere del Milan ha l'occasione per riscattarsi e non la manca, neutralizzando il penalty di Schone e blindando 3 punti pesantissimi per i rossoneri, che non vincevano lontano da San Siro e in rimonta dal lontano mese di febbraio.
Genoa-Milan è stata trasmessa in diretta su DAZN questa sera partire dalle 20.45.
Si interrompe a tre la striscia di sconfitte consecutive per i rossoneri, che vedono i fantasmi già nell'intervallo, quando Donnarumma si arrende a una crisi di vomito e lascia il campo a Reina, prima di disputare 45 minuti in linea con la disastrosa prova offerta contro la Fiorentina. Il tecnico abruzzese rinuncia a sorpresa a Leao e rilancia dopo quasi un anno Bonaventura dal primo minuto, completando così il tridente offensivo formato da Suso e Piatek. Il Genoa dell'altrettanto pericolante Andreazzoli si affida a Schone in cabina di regia e rilancia l'ex Zapata, con Kouamé e Pinamonti in attacco.
Il primo tempo è contraddistinto dai ritmi alti impressi dai rossoblù, che non consentono al Milan di ragionare ed è Reina ad essere chiamato più volte in causa, prima del clamoroso episodio che sembra condannare i rossoneri a un'altra giornata di passione: sulla punizione di Schone (41'), il portiere spagnolo manca incredibilmente la presa e regala il vantaggio ai padroni di casa. Serve una scossa e Giampaolo decide di sacrificare i pessimi Calhanoglu e Piatek per ripartire a inizio ripresa con Paquetà e Leao: il Milan cambia passo e, tra il 51° e il 57°, ribalta il risultato con le reti di Theo Hernandez e Kessie, quest'ultimo su rigore concesso dal Var per il tocco di mano di Biraschi. Il difensore del Genoa, entrato al posto dell'infortunato Criscito, viene anche espulso per aver negato una chiara occasione da rete.
La partita diventa folle, con la squadra di Giampaolo che sfiora il tris con Leao, ma poi soffre il ritorno rabbioso del Genoa, favorito anche dall'ingenua doppia ammonizione di Calabria. In pieno recupero, Kouamé va a terra in are dopo un dubbio contatto con Reina e l'arbitro Mariani, anche dopo il consulto col Var, conferma la scelta di assegnare il rigore. Il portiere del Milan ha l'occasione per riscattarsi e non la manca, neutralizzando il penalty di Schone e blindando 3 punti pesantissimi per i rossoneri, che non vincevano lontano da San Siro e in rimonta dal lontano mese di febbraio.
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