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  • Genoa, Onofri: 'Situazione drammatica. La società ha lavorato male'

    Genoa, Onofri: 'Situazione drammatica. La società ha lavorato male'

    • Marco Tripodi
    L'ex bandiera rossoblu Claudio Onofri ha parlato dalle frequenze di Lazio Style Radio della gara di sabato prossimo tra Genoa e Lazio: “La situazione in casa rossoblù è drammatica - ha detto - Nelle ultime 15 partite c’è stata una sola vittoria, due o tre pareggi e per il resto solo sconfitte. La contestazione è continua e costante nei confronti della società. All’interno dello stadio non c’è un’atmosfera positiva. L’unica nota lieta è la classifica".

    Sulle operazioni di mercato eseguite di recente dal Genoa, Onofri ha molto da ridire: "In precedenza avevano valorizzato diversi calciatori riuscendo ad ottenere buoni risultati. In questa stagione, invece, la società non ha colmato a dovere le cessioni. Simeone ha delle buone qualità ed ha la testa giusta per diventare un grande giocatore. È un ragazzo che non molla mai, ha sempre voglia di lottare. Pur non essendo molto alto, è un attaccante molto acrobatico e riesce ad essere utile anche in area di rigore avversaria”.

    Quella di sabato sarà una sfida particolare per Danilo Cataldi, approdato in rossoblu in gennaio per cercare quello spazio che Inzaghi non riusciva a garantirgli in biancoceleste ma finora poco fortunato anche all'ombra della Lanterna: “In qualche occasione - ha proseguito Onofri - essendo schierato davanti alla difesa, non è stato positivo, ma non è stato messo nelle condizioni ideali per giocare al meglio. Può sicuramente crescere, è anche costantemente convocato dalla Nazionale italiana per partecipare agli stage. Ma è capitato nel momento peggiore del Genoa, l’ambiente non lo ha aiutato e gli ha impedito di lavorare al meglio“.

    Chiusura, infine, su quanto di buono sta facendo Inzaghi alla guida della Lazio: “Mi aveva dato la sensazione di essere un ottimo tecnico già a partire dalla passata stagione. Dal punto di vista della comunicazione e dell’impatto mediatico non è un top manager, ma lo diventerà sicuramente visti i risultati. La Società biancoceleste ha valorizzato diversi giovani, ma è stato il tecnico piacentino a farli crescere”. 

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